Introduzione all’agopuntura ed agopuntura generale

pubblicazione35L’agopuntura si effettua attraverso l’infissione e manipolazione di un certo numero di sottili aghi (generalmente 10-12) negli agopunti selezionati in base alla diagnosi.

II paziente viene sottoposto ad un ciclo di sedute più o meno lungo. In media un ciclo comprende 8-10 sedute (di meno nei casi leggeri ed acuti). Nel caso di un ciclo di 10 sedute, le prime sei sedute vengono effettuate in genere due volte a settimana (per tre settimane), le quattro successive una volta a settimana (per quattro settimane); l’intero ciclo dura circa un mese e mezzo.
Alla fine del ciclo di sedute si fa un bilancio dei risultati ottenuti per decidere se la terapia è sufficiente o se occorrono delle sedute di richiamo.
Quanto affermato vale ovviamente per le malattie croniche perché quelle acute possono guarire anche con una o due sedute.

L’agopuntura sfrutta la rete dei canali di agopuntura – Jing Luo in cinese – che è stata descritta la prima Il dott. Sotte utilizza l’agopuntura per il trattamento di una dorsalgia di una sua paziente nell’ambulatorio di Civitanova Marche. volta nei III secolo a.C. e consiste in una serie di percorsi che collegano i 12 organi e visceri principali tra loro e con l’esterno del corpo unendo il davanti ed il dietro, l’alto ed il basso, la destra e la sinistra, i quattro arti ed il tronco.

La rete dei canali si sovrappone in parte alla rete dei vasi venosi, arteriosi e linfatici ed a quella dei nervi descritte dalla medicina occidentale e possiede un percorso interno inaccessibile ed uno esterno lungo il quale sono situati i punti di agopuntura.

I punti di agopuntura dei canali – che sono 365 come i giorni dell’anno – possono influenzare le condizioni della rete dei canali e tramite essi agire sugli organi, visceri e tessuti correlati: i punti funzionano come interruttori o deviatori di corrente di una sorta di impianto elettrico biologico del corpo. Attraverso i punti si ‘accendono’ o ‘spengono’ o ‘influenzano’ le Copertina del III volume del Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese dedicato all’Agopuntura Cinese edito dalla Casa Editrice Ambrosiana nel 2007 e curato dal dott. Sotte. interferenze della rete energetica dei canali.

Agopuntura e tecniche accessorie antiche e moderne di stimolazione degli agopunti (testo di una lezione effettuata dal dott. Sotte presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Ancona nel 1991) Tecniche antiche di stimolazione degli agopunti: agopuntura, moxibustione, coppettazione

La stimolazione degli agopunti può essere effettuata con varie metodiche, alcune sono in uso fin dall’antichità: agopuntura, moxibustione, coppettazione, massaggio, altre sono di recente acquisizione e sono correlate all’applicazione ai punti di agopuntura dell’elettricità, del magnetismo, della radiazione laser e di sostanze chimiche: elettropuntura, magnetopuntura, laserpuntura, chimiopuntura.

L’agopuntura, come abbiamo già detto, è una tecnica molto importante nell’ambito della medicina cinese ed è, senza dubbio, la più diffusa oggi e la più usata anticamente.

Il suo scopo è quello di ripristinare la corretta circolazione dell’energia all’interno dell’organismo, attraverso l’infissione di aghi sottilissimi negli agopunti scelti in base alla diagnosi ottenuta secondo i criteri esposti precedentemente.

Nei tempi antichi, l’agopuntura era effettuata tramite strumenti Aghi assai arcaici di pietra (bian), di osso o di bambù. L’uso degli aghi di metallo iniziò, come sappiamo, con l’età del bronzo e si sviluppò con la scoperta del ferro. Nel V-IV secolo a.C. i progressi della metallurgia resero possibile la fabbricazione di raffinati aghi di acciaio di cui si fissarono 9 forme standard: i cosiddetti “9 aghi” (jiu zhen) descritti nel Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo che rappresentano una pietra miliare nella storia dell’agopuntura.

Questi 9 aghi comprendono dei veri e propri aghi di agopuntura, ma anche altri modelli di strumenti, adatti ad incidere (bisturi), a drenare raccolte purulente (specilli) o ad effettuare delle manovre di micromassaggio.

Le metodiche di agopuntura si applicano attraverso le seguenti procedure: l’infissione di aghi filiformi (hao zhen) che costituisce la vera e propria agopuntura, la perforazione di piccoli vasi che si trovano a livello del sottocute e della pelle, praticata con l’ago a tre Ago triangolare antico: viene utilizzato per far uscire dal punto di agopuntura una o più gocce di sangue quando questa metodica viene richiesta in caso di fili o triangolare (san leng zhen) per ottenere un microsalasso nel punto di agopuntura, la puntura intradermica effettuata con gli aghi a dimora (pi nei zhen) che si usano per prolungare l’effetto della stimolazione,il picchiettamento della zona malata, soprattutto nel caso di affezioni cutanee, operata con l’ago cutaneo (pi fu zhen).

Ago filiforme

L’ago filiforme è il tipo di ago usato comunemente in agopuntura. Attualmente viene fabbricato in acciaio perché risulta così, indeformabile, flessibile, facilmente sterilizzabile e meno costoso rispetto agli aghi di argento o d’oro usati fino a qualche anno fa.
È pratica ormai comune, usare aghi sterili monouso che presentano numerosi vantaggi rispetto agli aghi che vanno ripetutamente sterilizzati.

Non da ultimo va detto che, con l’ago a perdere, il paziente è garantito da eventuali inconvenienti causati, ad esempio, da una non accurata sterilizzazione ed inoltre, aghi sempre nuovi permettono un’infissione dell’ago stesso quasi La denominazione cinese dei primi punti del canale vaso concezione: immagini preparatorie per il Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese della CEA curato dal dott. Sotte ed edito nel 2007. Calligrafia cinese della prof. ssa Guo Yuan Ping di Pechino indolore.

  • L’ago è costituito da 5 parti;
  • il manico che è la parte impugnata dal medico;
  • la coda che è la parte terminale del manico;
  • la radice che separa il manico dalla lama;
  • il corpo che è la parte liscia e rotonda da infiggere nella pelle;
  • la punta, che è la parte iniziale del corpo, permette la puntura della pelle stessa grazie alla sua forma ad ago di pino.

Gli aghi possono avere diametri e lunghezze diversi: a seconda delle zone da trattare, o in proporzione alla taglia del paziente, vanno scelti aghi che vanno da un diametro di 0.19 mm a 0.46 mm e una lunghezza da 12 mm a 200 mm.

L’estrema affilatura e la forma particolare della punta dell’ago hanno lo scopo di ridurre al minimo il dolore, nel momento dell’infissione nella pelle e, contemporaneamente, permettono di stimolare l’agopunto in modo che arrivi l’energia.

Sarà il paziente ad avvertire il medico Misurazione e localizzazione di un punto di agopuntura nell’utilizzo della tecnica polso-caviglia. delle sensazioni prodotte dall’ago inserito sotto la pelle. Avvertirà infatti un senso di contrazione, di intorpidimento, qualche volta la sensazione di una scarica elettrica che segue il percorso del meridiano stimolato. Potrebbe inoltre provare un senso di irritazione o dolore associati a caldo o freddo.
Lo stesso medico, peraltro, mentre manipola l’ago, riesce a capire quando il qi arriva perché è la stessa impressione che si prova quando “un pesce abbocca all’amo”, come dicono gli antichi testi medici cinesi.

L’ago, una volta infisso, va manipolato ed estratto seguendo varie tecniche secondo il giudizio del medico che deciderà se la manipolazione deve avere lo scopo di disperdere o tonificare a seconda che la malattia abbia come causa un eccesso od un deficit di energia. Esiste poi la manipolazione neutra che associa sia la tecnica di dispersione che quella di tonificazione e si pratica infiggendo l’ago, ruotandolo e sollevandolo ripetutamente fino ad estrarlo senza Ago intradermico attaccato ad un piccolo cerotto: viene utilizzato per la stimolazione dei punti dell’orecchio. eccessiva forza.

Ago a tre fili o triangolare

L’ago a tre fili o triangolare è caratterizzato dal fatto di possedere una punta tagliente e viene utilizzato per ottenere un piccolo sanguinamento (microsalasso) del punto di agopuntura al quale viene applicato.</p>
La tecnica del microsalasso è particolarmente indicata in due situazioni: quelle caratterizzate da “calore nel sangue”, come si riscontra in alcune forme di acne, e quelle da “stasi del sangue”, come accade nella malattia reumatica, soprattutto nei casi cronici.

Ago intradermico o a dimora

Per praticare la tecnica dell’agopuntura intradermica, che ha lo scopo di prolungare l’azione dell’ago stesso, possono essere usati due tipi di aghi:

  • l’ago a chicco di grano;
  • l’ago a puntina da disegno.

Il primo viene consigliato soprattutto per curare malattie croniche che hanno avuto un decorso prolungato e stentano a scomparire e per attenuare dolori persistenti e continui come quelli dovuti a cefalee, dorsalgie, lombalgie. L’ago, in genere, è lungo circa Teste sterili per martelletto: sono utilizzate per il trattamento di malattie della pelle come psoriasi, herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio), eczemi etc. 1 cm e termina con una testa simile ad un chicco di grano. Viene inserito sottopelle e tenuto fermo a dimora con l’ausilio di un cerotto. Va tolto definitivamente o cambiato dopo qualche giorno o a discrezione del medico.
Il secondo, ago a puntina da disegno, particolarmente usato per l’agopuntura auricolare, ha le stesse indicazioni del precedente. Viene infisso nell’orecchio, nel punto scelto dal medico e la sua testa viene fermata alla pelle per mezzo di un cerotto.

Ago cutaneo o martelletto

La tecnica del picchiettamento sulla pelle viene praticata per mezzo di tre diversi strumenti:

  • l’ago a fiore di pruno, formato da un disco con cinque piccoli aghi, impugnato per mezzo di un manico piuttosto lungo;
  • l’ago a sette stelle, formato appunto da 7 corti aghi, inseriti in un disco che viene ripetutamente battuto sulla pelle, una volta impugnato per il manico;
  • il rullo ad aghi, che consiste in un rullo mobile Una confezione di attaccato ad un manico per mezzo del quale viene fatto scorrere avanti ed indietro sulla zona cutanea da trattare.

Questa tecnica è particolarmente usata per i bambini, perché può essere praticata imprimendo allo strumento prescelto anche una pressione molto leggera. Serve a trattare molte patologie, ma quelle più rispondenti sono le cefalee, le vertigini, le miopie infantili e molte malattie dermatologiche.