È il metodo classico di stimolazione degli agopunti attraverso l’infissione e manipolazione di un ago che si fonda sulla teoria che il corpo è percorso da una rete di canali che collegano organi, visceri e tessuti lungo i quali sono situati gli agopunti la cui stimolazione produce effetti locali e a distanza.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.L’agopuntura si effettua attraverso l’infissione e manipolazione di un certo numero di sottili aghi (generalmente 10-12) negli agopunti selezionati in base alla diagnosi. In genere, nelle malattie croniche, si esegue un ciclo di 8-10 sedute che all’inizio si effettuano 2 volte a settimana e poi settimanalmente o ogni 10-15 giorni. Alla fine del ciclo di sedute si fa un bilancio dei risultati ottenuti per decidere se la terapia è sufficiente o se occorrono delle sedute di richiamo. Quanto affermato vale ovviamente per le malattie croniche perché quelle acute possono guarire anche con una o due sedute.L’agopuntura sfrutta la rete dei canali di agopuntura – Jing Luo in cinese – che è stata descritta la prima volta nei III secolo a.C. e consiste in una serie di percorsi che collegano i 12 organi e visceri principali tra loro e con l’esterno del corpo unendo il davanti ed il dietro, l’alto ed il basso, la destra e la sinistra, i quattro arti ed il tronco.La rete dei canali si sovrappone in parte alla rete dei vasi venosi, arteriosi e linfatici ed a quella dei nervi descritte dalla medicina occidentale e possiede un percorso interno inaccessibile ed uno esterno lungo il quale sono situati i punti di agopuntura.I punti di agopuntura dei canali – che sono 365 come i giorni dell’anno – possono influenzare le condizioni della rete dei canali e tramite essi agire sugli organi, visceri e tessuti correlati: i punti funzionano come interruttori o deviatori di corrente di una sorta di impianto elettrico biologico del corpo. Attraverso i punti si ‘accendono’ o ‘spengono’ o ‘influenzano’ le interferenze della rete energetica dei canali.
Si tratta dei metodi di stimolazione degli agopunti mediante tecniche antiche (agopuntura, moxibustione, coppettazione, percussione con martelletto) e moderne (elettropuntura, magnetopuntura, chimiopuntura, laserpuntura); a queste si aggiunge il massaggio che utilizza la stimolazione manuale dei punti e dei canali.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.
Si tratta dell’utilizzazione dei prodotti naturali della medicina cinese che si fonda sull’uso tradizionale di centinaia di erbe medicinali secondo ricette spesso antichissime riviste alla luce della più moderna ricerca scientifica. Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.
Si tratta dell’utilizzazione dell’alimentazione a scopo preventivo o terapeutico scegliendo gli alimenti secondo le regole dietetiche cinese che li classificano in base alla natura, al sapore, alla tendenza direzionale ed al tropismo verso gli organi e viscere.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.
Si tratta della stimolazione degli agopunti, dei canali, delle ossa, muscoli, articolazioni, vasi e tessuti nervosi attraverso varie metodiche di manipolazione e mobilizzazione seguendo tecniche assai antiche riviste alla luce della più moderna ricerca scientifica.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.
Si tratta dell’utilizzazione di sequenze di movimenti (qi gong e tai ji quan) utilizzate tradizionalmente in Cina da secoli e talora da millenni allo scopo di mantenere l’organismo in buona salute e curare molte malattie.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.
È il metodo di agopuntura che sfrutta la corrispondenza di punti situati in piccole zone del corpo (orecchio, mano, piede, volto, cranio, addome, polso e caviglia) con l’intero organismo a scopo di diagnosi e cura.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.L’agopuntura dei microsistemi si fonda sull’osservazione che alcune parti del corpo posseggono dei punti che presentano una corrispondenza con altre strutture del corpo e, in alcuni casi (come accade nell’orecchio), con l’intero organismo. Ciò significa che tutto il corpo (o quella parte di esso e delle sue strutture e funzioni che è rappresentata) può essere disegnato in miniatura in ognuno dei microsistemi indicati.Le corrispondenze vengono sfruttate a scopo diagnostico, preventivo e terapeutico: a scopo diagnostico perché l’alterazione di un punto del microsistema (neoformazione cutanea, arrossamento, gonfiore, dolore etc) suggerisce una malattia della struttura del corpo ad esso corrispondente, a scopo preventivo e terapeutico perché sfruttando il sistema delle corrispondenze si può sfruttare ogni singolo punto di ogni microsistema per ottenere effetti a distanza sulle strutture e funzioni di riferimento.
È il metodo di agopuntura che sfrutta la corrispondenza di punti e zone dell’addome con gli arti superiori ed inferiori, la colonna, gli organi e visceri e le loro relative malattie a scopo di diagnosi e soprattutto di terapia.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.L’addominopuntura o agopuntura addominale è una metodica dei microsistemi di recente acquisizione: dunque non appartiene al patrimonio millenario della medicina cinese ma alla ricerca del XX secolo. Si fonda sulla teoria che a livello della parete addominale anteriore sia possibile ricostruire un “homunculus” con corrispondenze assai dettagliate riguardanti l’estremità cefalica, tutta la colonna vertebrale nei suoi tratti cervicale, dorsale, lombare, sacrale e coccigeo, il cingolo scapolare e l’arto superiore, il cingolo pelvico e l’arto inferiore. Anche i vari organi e visceri presentano delle corrispondenze con alcuni punti della parete addominale. La mappa che ricostruisce le varie sezioni del corpo a livello addominale viene definita della “tartaruga” perché le fattezze dell’homunculus sono particolarmente storpiate, a tal punto da farlo assomigliare appunto ad una tartaruga.I punti dell’addominopuntura sono divisi in due gruppi: – punti del canali straordinari e principali: si tratta in particolare dei punti del canale sagittale mediano anteriore ren mai, dei canali di rene, di stomaco e di milza-pancreas.- punti specifici di addominopuntura che non hanno corrispondenze con i punti classici di agopuntura.L’addominopuntura sfrutta sia le teorie classiche della medicina tradizionale cinese che il sistema di corrispondenze appena descritto per impostare la diagnosi e la conseguente terapia. Gli aghi debbono essere infissi a profondità varia (superficiale, media, profonda) nei vari punti a seconda della zona che si desidera trattare e del risultato che si vuole ottenere attraverso la stimolazione del singolo punto.Due grandi pregi dell’addominopuntura consistono nel fatto che l’infissione degli aghi è assolutamente indolore ed che la tecnica di terapia è “ripetibile” e dunque molto utilizzabile per studi statistici e ricerche cliniche.
È un metodo di agopuntura che sfrutta la corrispondenza di sei punti posti a livello del polso e della caviglia con sei zone corrispondenti del corpo e le loro relative malattie a scopo terapeutico. Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.
È un metodo di agopuntura che sfrutta la corrispondenza di punti posti a livello del naso e del volto con gli organi, visceri e tessuti delle varie parti del corpo e le loro relative malattie a scopo terapeutico.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.Esistono dei punti del naso e del volto che presentano corrispondenze con organi, visceri e tessuti del corpo distanti da loro che sono riuniti ed identificati nelle mappe di rinofaciopuntura. Questi punti possono essere stimolati attraverso l’infissione e manipolazione di piccoli aghi per ottenere effetti locali e a distanza.Per la scelta dei punti da trattare bisogna basarsi sull’anatomia e localizzazione della patologia; così per esempio per una patologia del fegato si sceglierà il punto Fegato; si sceglierà il punto Vescica per trattare i disturbi della vescica. Poiché i punti di rino-faciopuntura si utilizzano anche per le sindromi acute e per l’analgesia e l’anestesia, in questi casi non basta limitarsi ad una scelta che riguardi la corrispondenza con le zone di intervento, ma il punto viene localizzato in base alla sensibilità della zona che può essere testata con un detector o semplicemente con il manico dell’ago o una punta smussa, si cerca l’area più sensibile o dolorosa. Un terzo criterio di selezione dei punti è in accordo con la teoria degli organi e visceri e quindi con le relazioni energetiche loro corrispondenti: per trattare una patologia della pelle si punge il punto corrispondente al polmone (che governa la pelle secondo la medicina cinese), per le palpitazioni si tratta il punto corrispondente al cuore (che governa il battito cardiaco secondo la medicina cinese).Utilizzare aghi sottili della lunghezza di 0,5-1,5 cùn, pungere con direzione obliqua o orizzontale o perpendicolarmente a seconda della zona in cui è localizzato il punto. Una volta ottenuto il “dé qì”, trattenere gli aghi per 20-30 minuti e manipolarli ogni 5-10 minuti in modo non troppo energico poiché sono tutte zone molto sensibili. Si può applicare l’elettrostimolazione se non ci sono controindicazioni. Effettuare una seduta al dì oppure ogni 2 giorni, 10 sedute costituiscono un ciclo, l’intervallo fra i cicli deve essere di almeno 7 giorni.
È un metodo di agopuntura che sfrutta la corrispondenza di punti posti a livello della mano con gli organi, visceri e tessuti delle varie parti del corpo e le loro relative malattie a scopo terapeutico.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.Esistono dei punti della mano che presentano corrispondenze con organi, visceri e tessuti del corpo distanti tra loro che sono riuniti ed identificati nelle mappe di manopuntura. Questi punti possono essere stimolati attraverso l’infissione e manipolazione di piccoli aghi per ottenere effetti locali e a distanza.Per la scelta dei punti da trattare bisogna basarsi sull’anatomia e localizzazione della patologia; così per esempio per una patologia di un organo o viscere si sceglierà il punto dell’organo o viscere corrispondenti. Poiché i punti di manopuntura si utilizzano anche per le sindromi acute, in questi casi non basta limitarsi ad una scelta che riguardi la corrispondenza con le zone di intervento, ma il punto viene localizzato in base alla sensibilità della zona che può essere testata con un detector o semplicemente con il manico dell’ago o una punta smussa, si cerca l’area più sensibile o dolorosa. Un terzo criterio di selezione dei punti è in accordo con la teoria degli organi e visceri della medicina cinese e quindi con le relazioni energetiche loro corrispondenti.Utilizzare aghi sottili della lunghezza di 0,5-1,5 cùn, pungere con direzione obliqua o orizzontale o perpendicolarmente a seconda della zona da trattare. Una volta ottenuto il “dé qì”, trattenere gli aghi per 20-30 minuti e manipolarli ogni 5-10 minuti in modo non troppo energico poiché sono tutte zone molto sensibili. Si può applicare l’elettrostimolazione se non ci sono controindicazioni. Effettuare una seduta al dì oppure ogni 2 giorni, 10 sedute costituiscono un ciclo, l’intervallo fra i cicli deve essere di almeno 7 giorni.
È un metodo di agopuntura che sfrutta la corrispondenza di punti posti a livello della mano con gli organi, visceri e tessuti delle varie parti del corpo e le loro relative malattie.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”Esistono dei punti e zone del piede che presentano corrispondenze con organi, visceri e tessuti del corpo distanti da loro che sono riuniti ed identificati nelle mappe di podopuntura. Questi punti possono essere stimolati attraverso l’infissione e manipolazione di piccoli aghi per ottenere effetti locali e a distanza ma anche tramite il massaggio e la pressione e manipolazione esercitata con le dita come si fa nel caso della cosiddetta “reflessoterapia plantare”.Per la scelta dei punti da trattare bisogna basarsi sull’anatomia e localizzazione della patologia; così per esempio per una patologia di un organo o viscere si sceglierà il punto dell’organo o viscere corrispondenti. Poiché i punti di podopuntura si utilizzano anche per le sindromi acute, in questi casi non basta limitarsi ad una scelta che riguardi la corrispondenza con le zone di intervento, ma il punto viene localizzato in base alla sensibilità della zona che può essere testata con un detector o semplicemente con il manico dell’ago o una punta smussa, si cerca l’area più sensibile o dolorosa. Un terzo criterio di selezione dei punti è in accordo con la teoria degli organi e visceri della medicina cinese e quindi con le relazioni energetiche loro corrispondenti.Utilizzare aghi sottili della lunghezza di 0,5-1,5 cùn, pungere con direzione obliqua o orizzontale o perpendicolarmente a seconda della zona da trattare. Una volta ottenuto il “dé qì”, trattenere gli aghi per 20-30 minuti e manipolarli ogni 5-10 minuti in modo non troppo energico poiché sono tutte zone molto sensibili. Si può applicare l’elettrostimolazione se non ci sono controindicazioni. Effettuare una seduta al dì oppure ogni 2 giorni, 10 sedute costituiscono un ciclo, l’intervallo fra i cicli deve essere di almeno 7 giorni.La reflessoterapia plantare è molto praticata in Cina non solo a scopo terapeutico ma anche a scopo preventivo e per ottenere il rilassamento del paziente soprattutto se questo è sottoposto a stress frequenti. Esercita una notevole azione armonizzante e riequilibrante.
È un metodo di terapia che si fonda sul riscaldamento dei punti e delle zone di agopuntura ottenuto con strumenti moderni (elettromoxatori) o mediante il calore derivante dalla combustione di erbe medicinaliPer approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.In Cina quando si parla di agopuntura si usa la parola “zhen jiu” che significano agopuntura e moxibustione: ciò significa che questo metodo di terapia è fin dall’antichità associato costantemente all’agopuntura. In realtà il termine moxa non è di orgine cinese ma giapponese ed è nato ispirandosi alla parola giapponese “moekusa” che significa “erba che brucia”.È questo il nome dato ad una tecnica di riscaldamento della zona prescelta, in genere in corrispondenza di un punto di agopuntura, per mezzo di “coni di moxa”, “sigari di moxa”, oppure attraverso gli stessi aghi, una volta infissi nella pelle.I sigari ed i coni di moxa sono preparati con le foglie dell’Artemisia vulgaris che vengono raccolte prima dell’estate e lasciate essiccare al sole. L’artemisia cresce spontaneamente ai bordi di molte strade anche in Italia ed è una pianta che appartiene alla stessa famiglia cui appartiene l’assenzio che è utilizzato anche nell’erboristeria occidentale. Le Moxibustione ottenuta mediante la tecnica del cono di moxa applicato su una sostanza interposta: in questo caso una fettina di zenzero. foglie di artemisia, una volta essiccate, vengono ripulite della parte lanosa, private del gambo, frantumate e compresse per dar loro la forma appunto di sigari o di coni di diversa grandezza.L’Artemisia vulgaris può essere associata ad altre sostanze medicinali come la radice di canfora o lo zenzero officinale, ma resta sempre la sostanza principale per le sue particolari caratteristiche adatte a produrre un giusto calore ed un profumo gradevole.La moxibustione è una tecnica che ha lontane origini, ovviamente legate alla scoperta del fuoco ed è descritta già diffusamente nei testi classici di medicina.Si ha notizie dell’uso dell’Artemisia vulgaris già in epoca Zhou (prima della nascita di Cristo) e nel testo Shang Han Za Bing Lun, scritto in epoca Han (nel II secolo d.C.), si davano indicazioni precise circa il suo uso, specificando le malattie per le quali era efficace e quelle per le quali era proibita.In generale, la moxibustione, Moxibustione con sigaro senza fumo applicata ad un paziente nell’ambulatorio di Civitanova Marche del dott. Sotte. si usa con lo scopo di stimolare con il calore i punti ed i meridiani permettendo così la dispersione del freddo, dell’umidità al’interno dell’organismo.Il calore è in grado, inoltre, di tonificare il qi (la bioenergia del corpo) e quindi operare un’azione tonificante, utile soprattutto per la prevenzione delle malattie epidemiche come le sindromi influenzali.Avendo la funzione di trasmettere il calore, ne è sconsigliato l’uso vicino a zone delicate come i grossi vasi e le mucose degli organi sensoriali. Va inoltre evitata quando, nel paziente, si scorgono i segni di malattie causate da calore, sintomi di intossicazione o in caso di iperpiressia.Ovviamente, sui neonati va praticata con estrema cautela in modo da evitare ustioni alla loro pelle delicata.
È un metodo di terapia che si fonda sull’applicazione ai punti ed alle zone di agopuntura di coppette a pressione negativa applicate con differenti metodiPer approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”.La coppettazione si avvale dell’uso di coppette confezionate con vario materiale (attualmente soprattutto plastica e vetro, un tempo bambù, ceramica, porcellana, corno di animali). Al giorno d’oggi si utilizzano soprattutto coppette di vetro e di plastica che, essendo trasparenti, permettono di osservare l’effetto della loro applicazione alla pelle del paziente.Le coppette si applicano alla pelle determinando al loro interno una decompressione che permette di farle aderire e mantenere adese per il tempo necessario al loro effetto (1-20 minuti).Dal momento che le coppette si applicano attraverso un metodo di decompressione esse determinano una sorta di “risucchio” della pelle e dei liquidi e del sangue dei tessuti sottocutanei nella zona di applicazione. Tale congestione in genere scompare una volta che sono state tolte anche se, soprattutto nei casi in cui vengono applicate con una decompressione elevata e per un periodo lungo, in alcuni pazienti possono provocare una congestione ematica che determina una ecchimosi superficiale che si manifesta come una macchia prima violacea, poi marrone ed infine giallastra che scompare nel giro di pochi giorni. La coppettazione si praticava un tempo anche nella medicina popolare delle nostre regioni. Nella medicina cinese si utilizza per stimolare i punti di agopuntura soprattutto in casi in cui un eccesso di umidità ed un suo ristagno all’interno del corpo determini la comparsa di malattie dei muscoli e delle articolazioni come le forme reumatiche. La coppettazione viene utilizzata anche in caso di ristagno di qì e di sangue per effettuare un suo drenaggio superficiale. Esistono delle tecniche di stimolazione attraverso la coppettazione che determinano un potente effetto ansiolitico consigliato per trattare sindromi ansioso-depressive e varie forme di insonnia. Il metodo della coppetta, combinato con il sanguinamento della cute, è adatto al trattamento delle distorsioni acute con stasi di sangue.In relazione alla modalità d applicazione le coppette vengono divise in due categorie principali: coppette a fuoco e coppette ad aria aspirata.Coppette a fuocoLa fiamma, introdotta attraverso l’apertura della coppetta, bruciando ossigeno elimina una parte dell’aria e determina l’aspirazione della cute. Questo effetto si può ottenere in vari modi:1) mediante un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, acceso e immesso rapidamente dentro la coppetta che, a sua volta, si colloca sulla cute nel punto desiderato;2) reggendo con una pinza un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, questo viene acceso, inserito nella coppetta per breve tempo e, dopo averlo tolto, si appoggia con rapidità la coppetta nella zona desiderata;Coppette ad aria aspirataVengono utilizzate coppette dotate sulla sommità di un tappo di gomma attraverso il quale si aspira con una siringa l’aria interna. Esistono attualmente coppette di materiale plastico leggero fatte a campana dotate di una valvola che permette una precisa regolazione del vuoto interno.
È un metodo di terapia che si fonda sulla stimolazione dei punti e delle zone di agopuntura ottenuta mediante la percussione di martelletti confezionati con differenti materiali, forme, scopi.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”LungoLa percussione con il martelletto si fonda sull’utilizzo di martelletti costruiti appositamente per questo scopo e divisi in due grosse categorie: quelli provvisti e quelli privi di aghi. I primi presentano sulla zona che deve percuotere la pelle del paziente un numero variabile di piccoli aghi (generalmente 5 o 7) che invece non sono presenti nei secondi.I martelletti provvisti di aghi sono confezionati in metallo (e debbono essere sterilizzati dopo l’uso) o in plastica (martelletti a perdere che si gettano dopo l’uso) e vengono utilizzati soprattutto per il trattamento di malattie della pelle che risentono positivamente del trauma ripetuto esercitato dai piccoli aghi di cui sono provvisti. La percussione col martelletto determina un modestissimo sanguinamento utile per drenare all’esterno sostanze tossiche che tendono ad immagazzinarsi negli strati cutanei superficiali come accade in molte patologie cutanee.I martelletti privi di aghi sono confezionati con materiali vari (plastica, gomma, legno, metallo, porcellana) ed il loro scopo è quello di stimolare il punto di agopuntura attraverso la percussione esercitata loro tramite. La tecnica della percussione col martelletto prevede l’utilizzo di una stimolazione sequenziale di numerosi punti degli arti e del tronco ed è indicata in numerose patologie del sistema locomotore e del sistema nervoso centrale e periferico.
È un metodo di terapia che si fonda sulla stimolazione dei punti e delle zone di agopuntura mediante l’iniezione locale di piccole quantità di sostanze chimiche o di farmaci.Per approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”Qualsiasi sostanza chimica iniettata nel punto di agopuntura determina una modificazione locale che, come quella ottenuta dall’infissione di un ago, esercita effetti nella zona di iniezione ed a distanza.Si possono a questo scopo utilizzare la soluzione fisiologica o la soluzione glucosata al 5% che hanno una concentrazione simile a quella dei fluidi del corpo o sostanze chimiche che esercitano effetto farmacologico come analgesici, antinfiammatori, antistaminici. In questo secondo caso l’effetto del farmaco si associa all’effetto della stimolazione del punto.
Metodo di terapia che si fonda sulla stimolazione dei punti e delle zone di agopuntura mediante campi di forza ottenuti con l’applicazione di magneti o mediante apparecchi erogatori di campi magneticiPer approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”Dei piccoli magneti possono essere applicati all’ago di agopuntura quando questo è stato infisso o direttamente alla pelle facendoli aderire con un cerotto.In questa maniera la forza magnetica da essi esercitata si trasmette al punto di agopuntura stimolandolo.Questa tecnica di terapia può essere utilizzata in tutto il corpo, ma è praticata soprattutto a livello dell’orecchio perché i magneti in questa zona sono molto adatti alla stimolazione del punto che è assai superficiale vista la sottigliezza del padiglione auricolare.Esistono dei magneti preconfezionati particolarmente adatti a questo scopo.
È un metodo di terapia che si fonda sulla stimolazione dei punti e delle zone di agopuntura mediante impulsi elettrici erogati da appositi apparecchi detti elettrostimolatoriPer approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”Gli elettrostimolatori di agopuntura erogano delle piccole correnti elettriche che, con il tramite di sottili cavetti e di minuscoli morsetti, vengono applicate all’ago inserito nel punto di agopuntura. Generalmente la stimolazione elettrica arriva sotto forma di treni d’onda che sono particolarmente studiati per ottenere effetto tonificante o disperdente sul punto di agopuntura.Gli elettrostimolatori sono muniti di sistemi che permettono di regolare la frequenza e l’ampiezza dell’onda elettrica da essi prodotta potendo in questa maniera mimare l’effetto tonificante o disperdente ottenuto dalla manipolazione dell’ago.
È un metodo di terapia che si fonda sulla stimolazione dei punti e delle zone di agopuntura mediante raggi laser ottenuti da appositi apparecchi detti laserstimolatori per agopunturaPer approfondimenti vedi la sezione “Trattamenti”La laseragopuntura si fonda sull’utilizzazione del raggio laser per la stimolazione degli agopunti.La stimolazione ottenuta con un raggio laser possiede delle caratteristiche che, da alcuni punti di vista, la fanno assomigliare a quella ottenuta da un ago. Infatti il raggio laser penetra come un ago in un punto preciso della pelle e si dirige, come un ago, in profondità. L’ago di agopuntura va manipolato in tonificazione o dispersione modificando la velocità di infissione ed estrazione e quella di rotazione, oltreché la direzione di rotazione che può essere oraria o antioraria. Anche del raggio laser si possono modificare ampiezza e frequenza mimando in questa maniera l’effetto dell’ago. Il laser è utilizzato soprattutto nel caso di pazienti agofobici.
Si possono curare moltissime malattie, per brevità le dividiamo in gruppi:Medicina interna:malattie da raffreddamento; bronchiti; asma; gastriti croniche; gastroptosi; stipsi; enuresi; ipertensione; artrite reumatoide; cefalee; vertigini; acufeni; nevralgia del trigemino; paralisi faciali; sequele neurologiche di eventi vascolari cerebrali; sciatica; sindromi ansioso-depressive; sindrome climaterica.Chirurgia ed Ortopedia:colecistopatie, aderenze postoperatorie; uretriti; cistiti; patologie osteo-articolari; periartriti della spalla; lombalgie; ernie discali; mastiti.Ginecologia ed Ostetricia:dismenorrea, amenorrea, irregolarità dei cicli, infiammazioni croniche della pelvi, ptosi uterina, fibromatosi uterina, malposizioni fetali,vomito gravidico.Dermatologia:orticaria, neurodermiti, psoriasi, prurito vulvare, eczema cronico, verruche.Oculistica ed Otorino:congiuntiviti, cataratta, glaucoma, retinopatie, atrofia ottica, miopia, orzaiolo; otiti, riniti, rinosinusiti, tonsilliti.
Nel dicembre del 1979 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ) ha proposto queste indicazioni: malattie dell’apparato respiratorio: sindrome da raffreddamento, rinosinusiti, riniti, tonsilliti acute, bronchiti acute, asma bronchiale malattie degli occhi: congiuntivite acuta, retinite, miopia dell’infanzia cataratta non complicata malattie del cavo orale: odontalgie, dolore secondario ad estrazione dentaria, gengiviti, faringiti acute e croniche malattie gastroenterologiche: pilorospasmo, singhiozzo, ptosi gastrica, gastriti acute e croniche, ipercloridria, ulcera duodenle cronica ( analgesia ), ulcera duodenale acuta non complicata, coliti acute e croniche, dissenteria bacillare acuta, stipsi, diarrea, ileo paralitico Malattie del sistema nervoso, e dell’apparato muscolo-sheletrico: cefalea, emicrania, nevralgia del trigemino, paralisi del faciale in fase iniziale ( entro 3 – 6 mesi dall’insorgenza ), paraplegia, malattie dei nervi periferici, sequele della poliomielite ( entro sei mesi dall’insorgenza ), sindrome di Meniere, distonie della colecisti, nicturia, nevriti intercostali, sindrome cervicobrachiale, spalla dolorosa, epicondilite, sciatica, lombalgia e osteoartriti.
L’agopuntura è controindicata in alcune malattie emorragiche come l’emofilia; in caso di infezione aperta, ulcere o tumori della pelle non si deve pungere localmente. In alcune situazioni è meglio rimandare il trattamento: particolari condizioni di stress psicofisico.
L’uso della moxa va evitato quando il paziente ha la febbre alta o si trova in una situazione di deficit di liquidi. Non si deve praticare la moxibustione diretta in alcune zone del corpo come il viso o la testa. Non usare la moxa nella regione lombosacrale e sotto ombelicale nelle donne gravide (può determinare movimenti indesiderati dell’utero ). È meglio rinunciare alla moxibustione sui punti situati nelle immediate vicinanze di grossi tronchi vascolari ove la pelle è sottile.
Il punto dell’agopuntura è una zona di particolare concentrazione energetica che svolge, se stimolato, diverse attività. Possiamo paragonare la circolazione energetica che avviene lungo i canali (principali e secondari) ad una complessa rete ferroviaria. I punti, situati lungo il tragitto di questi meridiani servono a regolare la circolazione dell’energia, incrementandola, o riducendola, convogliandola in zone ove l’energia è carente, o drenandola da zone ove è in eccesso. Alcuni punti addirittura sono alla confluenza di più vie energetiche, quindi possono agire su più meridiani contemporaneamente. I punti sono delle aree, attraverso le quali l’energia degli organi, dei visceri e dei meridiani viene portata alla superficie del corpo. Nella pratica clinica quindi, la stimolazione dei punti serve a regolare le attività funzionali dell’organismo, rafforzandone la resistenza allo scopo sia di prevenire che di curare le malattie.
Innanzi tutto va tenuto presente quanto lo schema delle distanze fisse per le varie parti del corpo che stabiliscono i riferimenti per la localizzazone dei punti di agopuntura: ad esempio il punto 6PC sta a due distanze dal polso, per calcolare queste due distanze occorre sapere che dalla linea di flessione del polso a quella del gomito ci sono 9 distanze. Un altro metodo efficace di localizzazione dei punti è quello di utilizzare dei riferimenti anatomici; ad es. le depressioni tra le ossa, o fra i tendini, o fra i muscoli. Bisogna però distinguere i punti di riferimento fissi da quelli mobili, ovvero apprezzabili solo facendo assumere al paziente determinate posizioni. Infine va ricordato il metodo della misurazione digitale. Bisogna prendere come standard (1 cun) alcune misure ricavate dalle dita del paziente: – Misura del dito medio: a dito medio flesso, lo spazio occupato dalla seconda falange, corrisponde ad una distanza. – Misura delle quattro dita: a mano estesa e dita congiunte, il segmento che unisce le articolazioni inter-falangee delle ultime quattro dita corrisponde a tre distanze.
In una prima classificazione dei punti di agopuntura, possiamo sinteticamente suddividere in tre gruppi: – Punti dei 14 canali: sono in tutto 361, e sono distribuiti lungo i 12 canali principali e lungo i due canali curiosi Du Mai e Ren Mai. L’uso di questi punti e la loro conoscenza (sia come localizzazione che come azione fisiologica) deriva dall’esperienza clinica millenaria dell’agopuntura. Tutti questi punti possono essere usati per trattare le malattie dei canali corrispondenti e dei vasi collaterali (canali secondari), tenendo sempre presente che alcuni di essi hanno anche azione fisiologica sull’organo o sul viscere corrispondente. Si tratta dei punti che vengono più utilizzati e, per quanto concerne quelli dei 12 canali principali, sono distribuiti simmetricamente nelle due parti del corpo. I punti dei canali Du e Ren sono situati sulla sagittale mediana anteriore e posteriore, quindi sono singoli. – Punti “extra – meridiano”: sono situati al di fuori dei tragitti dei canali principali, pur avendo una localizzazione precisa e ben definite applicazioni cliniche. Tra i Punti fuori meridiano distinguiamo: – Punti Curiosi (189): sono punti indicati dalla tradizione ed hanno azione locale ed a distanza. – Punti Nuovi (110): derivano dagli studi e dalle ricerche clinico – sperimentali attuali. – Punti auricolari, punti di rinopuntura, punti di craniopuntura ecc. Punti ASHI: si tratta semplicemente dei “punti dolorosi” (“tender points”). Possono essere situati lungo i meridiani e corrispondere a punti della tradizione, come pure possono essere fuori dai tragitti energetici. La puntura della zona dolorosa, fu il primo metodo di selezione dei punti nell’agopuntura antica. Non hanno nome, né localizzazione specifica e sono utilizzati in clinica per il trattamento delle sindromi dolorose acute.Punti dei microsistemi (orecchio, mano, cranio, volto, naso etc)In totale i punti sono alcune centinaia e se ne scoprono sempre di nuovi!!!
“I punti di agopuntura sono zone in cui il Sangue e l’Energia sono concentrati. Ciascuno di essi ha la sua localizzazione ed un suo nome.” Il nome cinese dei punti ha una notevole importanza in quanto molto spesso esprime l’azione fisiologica del punto stesso. La maggior parte dei punti ha un nome scelto per “analogia”: il fluire dell’energia e del sangue è paragonato a quello dell’acqua; le salienze e le depressioni determinate dai tendini e dai muscoli sono paragonate a monti e vallate; la forma caratteristica di alcune parti del corpo è paragonata a utensili di lavoro, o ad animali; e le funzioni dei punti sono descritte in analogia con le strutture architettoniche con fenomeni astronomici, o meteorologici. Vediamo alcuni esempi: HOUXI (3SI): Torrente posteriore. YANGLINGQUAN (34GB): Fontana della collina dello Yang. YUJI (10LU) : Bordo del pesce. SHENMEN (7HT) : Porta dello Shen, o dello Spirito. NEIGUAN (6PC): Barriera Interna. FENGCHI (20GB) : Stagno del vento.
L’esame clinico “cinese” comprende quattro tappe (Quattro Metodi Diagnostici): Ispezione: comprende l’esame della lingua, l’osservazione dello shen (il mentale del paziente), del colorito e della morfologia generale del corpo, degli arti, l’ispezione del viso e degli occhi. Auscultazione: consiste nell’osservare le caratteristiche della voce, del respiro, della tosse e nell’annusare gli odori. Interrogatorio: serve a raccogliere i sintomi soggettivi . Palpazione: non dissimile a quella praticata nell’esercizio della medicina occidentale, con alcune peculiarità, come la palpazione dei polsi e di alcuni punti di agopuntura.
Consiste nell’osservare lo stato generale del paziente, il suo atteggiamento, i suoi movimenti, il colorito del volto e del corpo, la forma e le linee delle mani e dei piedi, la forma delle unghie e soprattutto la forma, il colore, i movimenti della lingua.
Consiste nell’osservazione generale del paziente (movimenti, postura), delle varie sezioni del volto e del corpo (capigliatura, occhio, orecchio, arti, mani e piedi, unghie etc), dei punti di agopuntura e dei canaliPer approfondimenti vedi Visita.L’ispezione del paziente consiste nell’osservarlo in generale e poi nell’osservare le varie parti del corpo. In primo luogo si osservano i movimenti generali e segmentari del paziente e la sua postura, il suo atteggiamento per poter indagare sulla sua struttura fisica e sul suo atteggiamento psichico; si osservano poi lo shen, il “mentale del paziente”, il suo colorito, quindi, scendendo dall’alto verso il basso, la capigliatura, lo sguardo, il colorito del volto e delle sue varie parti (fronte, occhio, pomelli, orecchio, guance, labbra etc), infine le varie regioni del corpo e le loro possibili alterazioni strutturali e della cute che le ricopre. A ciò si aggiunge l’osservazione dei punti di agopuntura e dei canali corrispondenti.Un particolare rilievo ha l’osservazione della lingua del paziente (glossoscopia) cui è dedicata un’intera sessione del “guardare il paziente”.
Consiste nell’osservazione della lingua del paziente che è a sua volta suddivisa nel’osservazione del corpo linguale (forma, colore, spessore, movimenti, umidificazione) e della patina linguale (forma, colore, spessore, densità)Per approfondimenti vedi Visita.L’osservazione della lingua del paziente consiste nel far protrudere la lingua ed appoggiarla sul labbro inferiore per far valutare al medico:- il corpo linguale in relazione al colore (rosso, pallido, violaceo, scarlatto, bluastro…), alla forma (improntata, allungata, contratta…), ai movimenti (rigida, fascicolante, tremolante…) all’umidificazione (asciutta, umida, gocciolante…)- la patina linguale il relazione al colore (bianco, giallo, marrone, nero…), alla forma e distribuzione (a carta geografica, lateralizzata a destra o sinistra…), allo spessore (sottile, spessa, ammassata…), alla sua densità (compatta, grassa, friabile…)L’osservazione della lingua si avvale inoltre di una particolare “topografia” che fa corrispondere le varie parti della lingua alle varie zone del corpo ed ai numerosi organi e visceri. Dunque un’alterazione localizzata del corpo linguale o della patina suggerisce un’alterazione dell’organo, del viscere o della regione del corpo corrispondenti.Attraverso l’osservazione della lingua il medico è in grado di riconoscere alcuni segni che gli permettono di capire se il paziente ha una malattia alla superficie del corpo o in profondità, correlata a segni di freddo o di calore, se questa malattia è legata al difetto di una delle sostanze fondamentali (energia, sangue, liquidi, yin o yang) oppure se è legata ad un eccesso o ad un ristagno, se la prognosi e favorevole o sfavorevole, nel senso che la malattia si sta aggravando oppure sta guarendo. Attraverso le modificazioni delle varie zone della lingua il medico è in grado di capire la localizzazione della malattia: ad esempio le alterazioni della punta della lingua sono correlate soprattutto a patologie del polmone o del cuore, quelle della regione centrale della lingua a malattie dello stomaco, del pancreas e della milza, quelle dei bordi al fegato ed alla colecisti e quelle della radice al rene ed agli intestini.
Il termine cinese wen zhen significa sia ascoltare che “annusare” il paziente: si tratta dunque della indagine che sfrutta sia l’udito che l’olfatto per verificare alterazioni dello stato di salutePer approfondimenti vedi Visita.Ascoltare il paziente si riferisce alla valutazione della voce e del suo tono, della sua ptenza, dell’eloquio del paziente in relazione sia alle modalità di espressione che ai contenuti del suo parlare, oltreché di eventuali rumori non fisiologici prodotti dal paziente come la tosse, il singhiozzo, il rigurgito, i borborigmi intestinali, le flatulenze etc.Anche l’odore del paziente deve essere analizzato; sia l’odore generale che emette che eventualmente quello delle sue secrezioni (sudore, urine, saliva, feci).
Consiste nel porre al paziente delle domande relative al suo stato di salutePer approfondimenti vedi Visita.Il parlare con il paziente permette di metterlo a suo agio durante la visita, di conoscere i suoi sintomi e di approfondirne il significato attraverso delle domande specifiche. Zhang Jie-bin, un famoso medico cinese del XVI secolo ha messo a punto una lista di domande che aiuta il medico a ricordare i dati essenziali suoi quali è bene indagare: la lista viene ricordata classicamente con il nome: “le dieci domande di Zhang Jie-bin.
Consiste nella palpazione della pelle, dei canali e dei punti di agopuntura, del torace e dell’addome e di qualsiasi parte del corpo per controllare temperatura, tensione, eventuali masse, presenza di alterazioni. Consiste inoltre nella paplazione del polso radiale. Per approfondimenti vedi Visita.
Consiste nella palpazione della cute, dei canali principali e secondari e dei loro agopunti, del torace, dell’addome e di qualsiasi altra parte del corpo per controllare la temperatura, la tensione, la presenza di masse, la presenza di alterazioni.Per approfondimenti vedi Visita.La palpazione generale del paziente ricerca alterazioni della struttura o delle funzioni di organi, visceri e tessuti del corpo che si manifestano con la comparsa di contratture, masse, dilatazioni, rigidità articolari, zone di dolorabilità o di tensione come accade anche nell’esame condotto secondo i canoni della medicina occidentale. La medicina cinese aggiunge la palpazione dei punti e dei canali di agopuntura che danno utili indicazioni diagnostiche sia locali che a distanza dal momento che gli agopunti sono connessi con gli organi e visceri.
Consiste nella palpazione contemporanea di entrambi i polsi allo scopo di esaminare il battito dell’arteria radiale del paziente per ottenere informazioni sulle contrazioni del cuore, sulla circolazione del sangue e sullo stato di salute di tutti gli organi e visceriPer approfondimenti vedi Visita.La palpazione del polso radiale si effettua chiedendo al paziente di appoggiare le mani sul tavolo sopra un cuscinetto dalla parte del dorso in modo che il medico possa esaminare delicatamente con i polpastrelli delle dita il polso in corrispondenza del percorso dell’arteria radiale. Con indice, medio ed anulare della mano destra esaminerà il polso sinistro del paziente e con le tre dita della mano sinistra il polso destro del paziente.In questa maniera il medico è in grado di percepire il polso dell’arteria radiale che viene indagatato per conoscere lo stato del battito cardiaco e delle circolazione del sangue come si fa anche in medicina occidentale e le condizioni dei più importanti organi e visceri che riflettono il loro stato in differenti porzioni dell’arteria radiale esaminata.Pollice, barriera e piede sono le tre zone a livello del polso sopra l’arteria radiale attraverso le quali si percepisce il battito dell’arteria radiale stessa. La barriera si trova proprio al di sopra dell’eminenza del radio a livello del polso, dove il medico appoggia il polpastrello del medio, il pollice si trova distalmente alla barriera, dove il medico appoggia il polpastrello dell’indice, il piede si trova prossimalmente alla barriera, dove il medico appoggia il polpastrello dell’anulare. Il pollice, la barriera e il piede del polso sinistro sono in relazione con il polso del cuore, del fegato e del rene, mentre quelli del polso destro rappresentano polmone, milza e rene o ming men.Sollevare, premere e cercare sono i metodi che vengono utilizzati per percepire e valutare il polso. Per sollevare si intende tenere le dita esercitando una pressione molto leggera dopo averle abbassate; per premere si intende percepire il polso con una forza appropriata e per cercare si intende variare la forza che si applica alle dita e muovere le dita per percepire meglio il polso.Le condizioni del polso che vengono esaminate e sono essenziali per una diagnosi corretta includono la frequenza, il ritmo, il volume, la tensione che possono essere percepite dalle dita del medico.In Cina si distinguono 28 polsi patologici, cioè indicativi di uno stato di malattia, come ad esempio il polso superficiale in caso di malattie dell’esterno del corpo e quello profondo in caso di malattie interne, il polso a corda tipico del ristagno circolatorio e quello scivoloso tipico della gravidanza, il polso lento tipico dell’attacco del freddo e quello rapido che indica un eccesso di calore e spesso si associa alla febbre.Le ventotto caratteristiche del polso che vengono studiate in medicina cinese sono: polso superficiale, polso ampio, polso cavo, polso a pelle di tamburo, polso molle, polso diffuso, polso profondo, polso debole, polso laborioso, polso nascosto, polso pieno, polso grande, polso lungo, polso scivoloso, polso teso, polso vuoto, polso fine, polso piccolo, polso diffuso, polso periodico, polso corto, polso rugoso, polso rapido, polso eccitato, polso turbolento, polso lento, polso annodato, polso moderato.Come accade per l’esame della lingua il polso è in grado di suggerire al medico dei dati che sono utili per comprendere se una malattia si localizza all’interno o all’esterno del corpo, se si manifesta con segni di freddo o di calore, se è in relazione ad un deficit di una delle sostanze fondamentali del corpo oppure ad un eccesso ed infine se ha caratteristiche yin o yang.
Ad ogni seduta di agopuntura viene effettuato di routine il controllo della lingua e del polso del paziente prima di eseguire la terapia; se sono passati più di sei mesi dall’ultima consultazione è effettuata una visita di controllo