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Il padre dell’energetica dei sistemi viventi, un ricordo del mio maestro Maurice Mussat

È con grande piacere che presento ai lettori questo ricordo di Maurice Mussat preparato da Franco Menichelli che è stato certamente in Italia il più grande divulgatore delle Sue dottrine. Ho incontrato Mussat l’ultima volta a Roma alcuni anni or sono proprio in un convegno organizzato da Franco per l’Associazione Italiana di Agopuntura: Mussat era già novantenne ma presentò la Sua relazione con l’entusiasmo, la verve e l’energia di un ventenne alla luce però della Sua straordinaria e lunghissima esperienza.     Lucio Sotte

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Franco Menichelli *

Ringrazio il dott. Lucio Sotte che mi ha offerto la possibilità di ricordare un grande Maestro dell’Agopuntura internazionale.

Ho avuto il privilegio e la fortuna di conoscere il mio Maestro Maurice Mussat  alla fine degli anni ’70, appena laureato ma il mio interesse verso l’Agopuntura era già nato negli  anni del corso di Laurea in Medicina.

Questo incontro ha modificato profondamente il mio sviluppo professionale, aprendomi orizzonti nuovi e inaspettati. Ricordo ancora con piacere le giornate trascorse nel suo studio di Parigi insieme alla carissima moglie Annie che lo assisteva costantemente nella sua pratica ambulatoriale.

È con questa foto che amo ricordarlo, quando l’ho conosciuto, sempre il compagnia con la sua pipa e il suo computer con il quale programmava le sequenze proteiche in linguaggio binario!

Maurice ha iniziato a diffondere l’Agopuntura in Italia a partire dal 1980 ed insieme abbiamo aperto Scuole di Energetica, dapprima a Roma e, a seguire: a Catania, Pisa e Milano. 

Senza dimenticare le prime due Scuole ospedaliere realizzate in Italia (ospedale Nuovo Regina Margherita e S. Giovanni di Roma ) e   l’Ambulatorio pubblico, tenuto dai medici provenienti dalle suddette scuole (ASL RMA, di via Luzzatti-Roma). Le strutture ospedaliere di insegnamento hanno operato attivamente per 10 anni (1984-1994) e l’ambulatorio (uno dei primi in Italia), per sette anni. 1986-1993), formando moltissimi allievi, parte di essi medici agopuntori noti in Italia.

L’ Energetica dei Sistemi Viventi è stata insegnata dal prof. Mussat  in vari paesi del mondo, anche a livello accademico:  

– Messico-Monterrey; Università di Messico: Xochimilco e Iztacala (corsi ufficiali e diploma universitario);

– Stati Uniti- New York; UCLA extension Los Angeles; Washington; Filadelfia;

– Quebec Montreal, previsto per l’ottobre ‘98 presso l’ Istituto Scientifico di Montreal;

– Germania: Essen (gruppo ZDN).

– per finire in Israele: Gerusalemme, dove è stato incaricato per i corsi e per la ricerca in citogenetica (Hadassa Strauss college e Università di Gerusalemme Hadassa), incarichi che ha mantenuto fino alla sua fine avvenuta ne giugno 2017.

L’Energetica dei Sistemi Viventi è un approccio moderno per lo studio della fisiologia del Sistema vivente, costantemente connesso con il suo ambiente esterno ed intersecato con il fattore tempo. I meccanismi logici e convalidati dalle conoscenze scientifiche attuali, sono tutti espressi in linguaggio binario ma, in realtà molto antiche e descritte attraverso i trigrammi che sono una modalità di linguaggio binario, la cui origine si perde nella notte dei tempi. È ancor più sorprendente che, conoscendo le leggi dell’Energetica, possiamo comprendere perfettamente i dati dell’Agopuntura tradizionale antica, questi ultimi trasmessi attraverso un linguaggio codificato che sottintende conoscenze scientifiche di alto livello.

Vi riporto uno stralcio di una delle sue ultime interviste rilasciate in occasione del Congresso di Roma nel 2013.

“L’agopuntura non è una pratica nata in Cina, la sua lingua è espressa in codice binario e le sue radici affondano nella più ampia disciplina della genetica”. 

Ad affermarlo è il padre dell’agopuntura moderna, la Energetica dei Sistemi Viventi, Maurice Mussat, ebreo francese di 91 anni (ma ne dimostra trenta di meno), impegnato da decenni in ricerche in questa direzione. Mussat si riferisce all’azione che esercita l’agopuntura nel reprimere o dereprimere geni che regolano varie funzioni della biologia umana, come riportato nella Pubmed, la grande raccolta ufficiale della letteratura medica. Mussat, che è giunto a Roma da Parigi per partecipare al Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Agopuntura, che sui suoi studi fonda la propria attività, non risponde però alla domanda fondamentale, intorno alla quale da anni è impegnato per trovare una risposta, e cioè come facevano gli esseri umani di migliaia di anni fa ad essere in possesso di nozioni scientifiche che solo oggi sono comprese? “Non lo posso dire ancora, sto compiendo ricerche ma credo che parte della soluzione sia scritta nella Bibbia”. E aggiunge di essere in attesa di “alcune prove” che non intende svelare e che potrebbero confermare una sua tesi di studio. Mussat, che ha ristretto le sue collaborazioni universitarie agli atenei di Gerusalemme e del Quebec, non esclude che “dalle indagini che si stanno compiendo su Marte possa giungere un contributo alle ricerche” che lo impegnano. La vicenda può sembrare fantasiosa ma ha una complessità che fonda su fatti provati come spiega Franco Menichelli, il “discepolo” italiano di Mussat:

“L’agopuntura si data a 5/6mila anni fa, ed era conosciuta in tutto il mondo, dall’Amazzonia all’India. La Cina ha avuto il merito di sistematizzarla, di renderla un fatto comune, commerciale, trasmettendola attraverso codici, pacchetti criptati che rivelavano le applicazioni senza svelare la fonte. Ma come poteva essere tutto il pianeta tanto tempo fa a conoscenza della stessa cultura?” E sottolinea: “I nomi dei trigrammi nell’agopuntura sono, ad esempio, in lingua aramaica”. Più tecnicamente Mussat parla degli aghi cinesi: “Hanno la particolarità di scatenare qualcosa, pochi sanno che sono composti di due metalli e che devono essere lunghi 7/8 centimetri, altrimenti il loro effetto benefico è limitato nel tempo”.(ANSA.it Salute e Benessere. 30 ottobre 2013)

Il suo spirito critico e la sua mente sempre dedita alla ricerca non lo hanno mai abbandonato e anche a 90 anni viaggiava in tutto il mondo e non è mai mancata la sua partecipazione ai nostri Congressi di Roma fino al 2015.

Come spesso accade per le grandi menti che anticipano i tempi, queste saranno riconosciute solo molti anni dopo. Il lavori del prof. Mussat hanno aperto nuovi scenari nello studio della genetica perché indicano la “logica” che sottintende i meccanismi genetici, oggi studiati esclusivamente sotto il profilo biochimico. 

La biochimica è in realtà la “conseguenza” di leggi che sono a monte e che dimostrano la “inevitabilità” del fenomeno “vita”, strettamente connesso e determinato dal suo ambiente esterno o, come direbbero il Maestri taoisti, con le Leggi del Cielo e della Terra.