Le nevrosi costituiscono un gruppo di disturbi psichici di natura funzionale, senza evidenti alterazioni anatomiche dimostrate del SNC, che si manifestano con disagio e sofferenza psichica soggettiva difronte ai problemi della vita e della propria realizzazione.
Etiopatogenesi, le cause
E’ necessariamente multifattoriale ed, a seconda delle scuole ed indirizzi, le nevrosi sono considerate manifestazioni di turbe psicodinamiche, sociogenetiche, comportamentistiche e biologico-costituzionalistiche.
Sintomatologia, i sintomi
La forma nevrastenica è caratterizzata da:
a. ansia con i caratteri “dell’allarme nevrastenico”, focalizzato sulle proprie condizioni fisiche, vissute penosamente (cenestopatie) e della psicastenia (sensazione generica di stanchezza e debolezza in tutte le attività psicomotorie, con ridotta iniziativa);
b. ipocondria, cioè un vissuto soggettivo di essere fisicamente ammalati; c. sintomi somatici (disturbi gastroenterici e della funzione sessuale) e vegetativi (palpitazioni, sudorazioni, tremori, vertigini etc.);
d. disordini emotivo-affettivi , frequentemente associati ai precedenti disturbi, talvolta sono essi stessi preponderanti nelle sindromi ansioso-depressive, caratterizzate da: pessimismo, tristezza, senzo di colpa e di inferiorità, rallentamento psicomotorio, apatia, ideazione improntata a pessimismo, irritabilità e insonnia.
Decorso e complicanze
Variabile, da qualche mese a qualche anno, con esito di remissione o notevole miglioramento (oltre la metà dei casi); possibile la cronicizzazione, soprattutto nei casi con condizioni socio-culturali particolarmente negative. Nelle forme con marcata sintomatologia depressiva non è da sottovalutare il pericolo suicidario.
Esame clinico
L’obiettività è negativa; il colloquio con il paziente, con la dimostrazione del vissuto personale di partecipazione ed emotività, indirizza solitamente la diagnosi.
Classificazione semplificata delle sindromi ansioso-depressive in M.T.C.
- nevrosi da stasi di qi del fegato e sue complicanze
- nevrosi da risalita del fuoco del fegato e sue complicanze
- nevrosi da stasi di qi del fegato combinato con il ristagno dei tan e sue complicanze
- nevrosi da insufficiente nutrizione del mentale da parte del sangue
- nevrosi da stasi combinata di qi e di sangue
Sulla base dei sintomi accusati dal paziente, dell’esame del polso, di quello della lingua e dei dati della medicina occidentale (esami, radiografie, TAC etc.) è necessario definire una diagnosi in base alla quale si imposta la terapia.
In generale un ciclo di una decina di sedute di agopuntura è indicato per iniziare a trattare la malattia; nei casi cronici che durano da molto tempo sono consigliate delle sedute di richiamo la cui frequenza va definita con il medico in base alla sintomatologia ed alla storia clinica.
Il trattamento si esegue generalmente attraverso l’agopuntura somatica generale, anche se molte altre tecniche di agopuntura possono risultare efficaci nei singoli casi: ad esempio agopuntura auricolare.
Spesso associo anche l’utilizzo di farmaci di medicina cinese sia per trattare il disturbo dell’umore che per intervenire sul terreno nell’ambito del quale si sviluppa lo stato depressivo. In molti casi è utile l’associazione del massaggio e delle ginnastiche cinesi.