Articoli

Marco Romoli: il maestro dell’agopuntura auricolare in Italia e nel mondo 

Marco Romoli, un amico, un maestro, un grande ricercatore che ha dedicato la sua vita a dare spessore allo studio scientifico dell’agopuntura auricolare.

Ogni tanto ricevevo una sua telefonata per la ricerca di un articolo, di un testo, di un approfondimento su argomenti di medicina cinese ed ogni volta mi stupiva la sua tenacia, la sua costanza, la sua perseveranza ad andare a fondo di ogni particolare anche minimale dell’argomento che stava affrontando.

Ho chiesto a Eleonora Marchi, Carlo Maria Giovanardi ed Umberto Mazzanti un ricordo di Marco da pubblicare nelle rivista Olos e Logos: Dialoghi di Medicina Integrata che Loro mi hanno gentilmente inviato. Ho il piacere di pubblicare questo articolo anche nel mio sito

Lucio Sotte

Puoi scaricare qui il pdf dell’articolo

Eleonora Marchi*, Carlo Maria Giovanardi**, Umberto Mazzanti***

Nel raccontare Marco Romoli, per me e per chi lo ha conosciuto, non si può non pensare a lui come un grande ricercatore nel campo dell’agopuntura auricolare, ma anche un maestro e un uomo.

Nato a Firenze nel 1947, si è laureato nel 1973 in Medicina e Chirurgia all’Università di Firenze. Ci raccontava come nella stessa università aveva anche conseguito la specializzazione in Radiologia Diagnostica, materia che aveva però abbandonato quando si è accorto che non appagava il suo bisogno di sapere e di essere medico. 

Ha quindi proseguito la sua formazione con lo studio dell’agopuntura, dapprima in Italia e poi in Giappone al “Kitasato Center for Oriental Medicine” di Tokio del dr. Yoshio Manaka, ricercatore dei meccanismi di azione della moxibustione e dell’agopuntura auricolare, dove ha studiato anche agopuntura, macrobiotica e fitoterapia giapponese. 

Successivamente, al rientro in Europa, si è trasferito a Vienna, al “Ludwig Boltzmann Institute for Acupuncture”, istituto all’epoca all’avanguardia nella ricerca in agopuntura e dove operava il prof. Johannes Bischko, di cui Marco è stato allievo, forte sostenitore dell’utilità del team multidisciplinare in un approccio olistico al paziente. Era per l’agopuntura un periodo straordinario in quanto, ricevuto il riconoscimento legale, diventava atto medico e veniva utilizzata per l’azione analgesica durante interventi chirurgici di vario tipo.

Nel 1982 Marco Romoli ha poi conseguito il diploma universitario in “Medicina ortopedica e terapie manuali” presso l’ospedale Hotel Dieu di Parigi, alla guida del dr. Robert Maigne.

Medico di Medicina Generale nella vita quotidiana, ha proseguito il percorso formativo fintanto che il suo genio lo ha guidato a dedicarsi alla ricerca, in particolare in agopuntura auricolare, dove è stato e rimane uno dei più importanti esperti, riconosciuto e stimato a livello internazionale. Il suo instancabile bisogno di conoscere e sperimentare lo ha portato a cercare di capire il funzionamento e i meccanismi del perché, una metodica come l’agopuntura auricolare, praticata a livello empirico, potesse essere efficace. Durante la sua carriera, con instancabile passione, ha raccolto un enorme quantità di dati, li ha quindi elaborati ed interpretati con l’approccio e il rigore scientifico della moderna medicina. Il risultato è l’aver validato una metodica diagnostica personalizzata e centrata sulla persona conferendo all’agopuntura auricolare una dignità scientifica ed elevando notevolmente la qualità della metodica. Il suo desiderio e la sua speranza erano quelli di consegnare questa metodica alle nuove generazioni di medici come strumento di valutazione del paziente che permetta uno sguardo d’insieme più completo ed efficace dei loro pazienti, in un approccio olistico e integrato. Marco può essere considerato, ad oggi, il “padre” dell’agopuntura auricolare in Italia.  

Ha realizzato oltre 40 pubblicazioni scientifiche attualmente di riferimento per molti cultori della materia: la prima pubblicazione, con i risultati delle sue ricerche risale al 1980, ad essa sono seguiti molti altri articoli editi su importanti riviste scientifiche italiane e internazionali; è stato co-Autore del testo della FISA (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura) “Agopuntura: evidenze cliniche e sperimentali, aspetti legislativi e diffusione in Italia” edito nel 2000 dalla CEA (Casa Editrice Ambrosiana) ora NOI Edizioni; nel 2003 ha pubblicato il libro dal titolo “Agopuntura Auricolare” casa editrice UTET, trattato di Agopuntura Auricolare che racchiude molti dei risultati delle sue ricerche ed esperienza. 

Ad esso ha fatto seguito nel 2010 il testo: “Auricular Acupuncture Diagnosis” casa editrice Churchill Livingstone Elsevier, tradotto successivamente (2015) anche in italiano (Casa Editrice Ambrosiana) ora NOI Edizioni, e portoghese, attualmente testo di riferimento per molti agopuntori e che racchiude l’approccio scientifico alla diagnosi auricolare. 

Non possiamo non menzionare le innumerevoli partecipazioni ai più importanti congressi di agopuntura auricolare che si sono svolti nel mondo e come Marco Romoli ne sia stato uno dei massimi esponenti pur rimanendo aperto al confronto, con modestia, sempre alla ricerca di un continuo miglioramento, con la saggezza di chi non si sente arrivato ai massimi livelli di conoscenza. Per la sua passione, caparbietà e devozione alla ricerca, nel 2008 gli è stato conferito il Prix International Paul Nogier.

Ha dedicato il suo tempo ed impegno all’organizzazione di Congressi internazionali di agopuntura, come il “Convegno Internazionale della Ricerca Clinica in Medicina Complementare” organizzato dall’A.M.A.B (Associazione Medici Agopuntori Bolognesi) a metà degli anni ’90 a Bologna e il “6° Simposio Internazionale in Auricoloterapia e Auricolomedicina” che volle fortemente portare a Bologna nel 2009, in collaborazione con l’A.M.A.B., e che aveva come tema l’Agopuntura auricolare basata sulle Evidenze Scientifiche; da ultimo il “9° Simposio Internazionale in Auricoloterapia e Auricolomedicina” svoltosi a Singapore, a cui però non ha potuto partecipare.

Ha ricoperto diverse cariche istituzionali: Vicepresidente della S.I.R.A.A. (Società di Riflessologia, Agopuntura e Auricoloterapia); dal 1995 al 2000 membro del Consiglio Direttivo della “Cochrane Collaboration for Alternative and Complementary Medicine” (CAM); nel 1998 socio fondatore della Fondazione Matteo Ricci per la ricerca in agopuntura; Presidente del Comitato di Coordinamento della Ricerca in Agopuntura della F.I.S.A. (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura); membro dell’Editorial Board della rivista americana “Complementary Therapies in Medicine”.

La sua eredità culturale rimane in ciò che personalmente ha trasmesso ad ognuno di noi che abbiamo potuto godere dei suoi insegnamenti e nel patrimonio di libri che la moglie Laura ha donato all’A.M.A.B. – Scuola Italo Cinese di Agopuntura di Bologna, rappresentato da testi in diverse lingue: italiano, francese, tedesco, giapponese, russo e per la quale è stata costruita una biblioteca dedicata. 

A Marco è dedicata anche un’aula didattica della Scuola, ambiente di scambio di conoscenze in sintonia con il suo essere. 

Alla memoria del suo spirito di ricercatore la F.I.S.A. ha istituito un concorso che porta il suo nome per il riconoscimento delle miglior tesi in ambito di Agopuntura, rivolta ai neoagopuntori che ogni anno si diplomano presso una scuola aderente alla Federazione e/o studenti universitari di Medicina e Chirurgica che, alla fine del loro percorso di laurea, redigano tesi di agopuntura.

Marco Romoli ha collaborato in qualità di docente, con diverse scuole: dal 1987 ha insegnato Agopuntura Auricolare e Neuralterapia in alcune delle scuole più prestigiose di Italia (CSTNF, AIRAS, AMAB); nell’anno accademico 1994-95 presso l’Università di Pavia, al Corso di Perfezionamento post-laurea in “Basi razionali della Medicina Tradizionale Cinese”; negli anni 1995-96 presso l’Università di Padova, al Corso di Perfezionamento in “Riflessoterapia e tecniche complementari”. Era inoltre, presso l’Università di Firenze, docente del Corso di Perfezionamento in Posturologia e del Master di “Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese – Integrazione con la Medicina Occidentale”.

Difficile trovare scuole o associazioni a cui Marco non ha dato il suo contributo, ma tra tutte, aveva però scelto di realizzare il Master di Agopuntura Auricolare presso l’A.M.A.B. – Scuola Italo Cinese di Agopuntura di Bologna con cui ha sempre mantenuto un legame di profonda amicizia.

Oltre ad essere stato, a livello istituzionale, un docente, è stato un grande Maestro, generoso nel trasmettere e condividere il suo sapere, desideroso di quell’interazione e scambio di conoscenza che, quando avveniva, considerava una crescita e che gli illuminava lo sguardo facendogli perdere la nozione del tempo. Trasmetteva la sua passione, così da attirare e stimolare i suoi allievi all’interno del campo della ricerca. Non posso non ricordare come la sua passione e generosità lo abbia portato, non solo a condividere sapere, ma persino ad investire denaro personale da utilizzare per progetti di ricerca.

Come allieva e poi come tutor che lo ha seguito negli anni, posso dire che aveva la capacità di aggiungere, ad ogni corso, sempre qualcosa allo stesso argomento, regalandomi sempre qualche nozione in più, frutto di quella esperienza di una vita professionale non esprimibile dai testi e che rappresenta per me, oggi, una enorme eredità di sapere.

Rimane di parlare dell’uomo. Pensando a lui mi viene in mente il suo aspetto serio, a volte burbero, e pensieroso al primo impatto, con i suoi occhi azzurri che ti fissavano seri, fintanto che un sorriso non spezzava l’aria, lasciando spazio ad una atmosfera di confidenzialità e riducendo quella apparente lontananza. Era leale, sempre pronto a sostenere, senza tanto scalpore in nome dell’amicizia, colleghi o situazioni di difficoltà. Ricordo il suo tono pacato, la sua gentilezza, disponibilità e la sua riservatezza anche durante la malattia, che tutti abbiamo rispettato, nonostante il nostro bisogno di essergli vicino e la tentazione di invadere i suoi spazi personali e affettivi in cui si era difeso.

Purtroppo un altro grande uomo ci ha lasciato, ma quello che era rimarrà vivo nel cuore e nella mente di tutti noi che continueremo a ricordarlo, mentre ciò che ci ha lasciato del suo sapere rappresenta, per me, una eredità morale da trasmettere alle generazioni future.