La polvere del “paravento di giada”: un immunostimolante per il “polmone” dall’antica farmacologia cinese
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Yu ping feng san – Polvere del paravento di giada è il nome di un’antica ricetta cinese che compare la prima volta nel Dan Xi Xin Fa, Gli Insegnamenti di Dan Xi, un testo compilato da Zhu Zhen-Heng, editato nel 1481 e che si utilizza dunque da più di 5 secoli.
“Paravento di giada”, il nome assai suggestivo di questa formula, è correlato intimamente al suo effetto farmacologico che consiste in medicina cinese nel “riparare o proteggere dal vento” l’organismo di una persona debilitata, che suda facilmente, che risulta sensibile all’azione delle energie cosmopatogene vento, freddo, umidità e che, conseguentemente, si ammala facilmente di patologie respiratorie ricorrenti.
Si tratta di una formula che tratta un quadro clinico che in Cina viene definito “deficit di qi di polmone” che corrisponde ad una debolezza delle funzioni di difesa dell’organismo che è così predisposto ad ammalarsi frequentemente e ripetutamente di patologie prevalentemente (ma non esclusivamente) respiratorie e che è caratterizzato da astenia, sudorazione spontanea e al minimo sforzo, sensibilità al vento ed al freddo e conseguente ricerca di ambienti non ventilati, pallore, talora leggero affanno del respiro. La sintomatologia appena descritta caratterizza tutti gli stati di convalescenza da patologie respiratorie acute che generalmente si risolvono nel giro di pochi giorni, non appena il paziente si riprende, ma che talora si prolungano nel tempo a causa del “deficit di qi” e predispongono a flogosi ricorrenti delle prime vie aeree, come accade frequentemente soprattutto nei bambini, ma anche negli anziani. La ricetta è indicata anche in altre situazioni in cui, a causa delle scarse difese del “mantello cutaneo”, il vento, il freddo, l’umidità possono “penetrare nel corpo” e determinare quadri sindromici di varia natura come: patologie reumatiche, contratture muscolari, paralisi del facciale a frigore etc.
Utilizziamo spesso questa formula per stimolare il sistema immunitario soprattutto del bambino che avendo un apparato respiratorio ancora “immaturo” è più sensibile agli attacchi esterni.
Formula
– huang qi radix Astragali 15-30 g
– bai zhu rhizoma Atractylodis 12-15 g
macrocephalae
– fang feng radix Ledebouriellae 12-15 g
I dosaggi qui citati sono quelli del decotto tradizionale. Nel caso dell’utilizzo di estratti secchi i dosaggi vanno ovviamente ridotti.
Origine
Dan Xi Xin Fa o “Insegnamenti di Dan Xi”, 1481.
Preparazione
Nel testo originale si consiglia di decuocere gli ingredienti in acqua; terminata la decozione, assumere il filtrato in 3 dosi giornaliere.
Il testo originale consiglia anche di macinare gli ingredienti sino a ridurli in una polvere fine e di confezionare con questa polvere pillole da assumere, alla dose di 3-6 g, con un decotto di sheng jiang (rhizoma Zingiberis recens).
Attualmente si utilizzano gli estratti secchi dei rimedi da miscelare tra loro e da assumere sciogliendoli in un dito di acqua tiepida. Sono disponibili inoltre delle compresse (patent medicine) confezionate anche queste con gli estratti secchi secondo le stesse percentuali della formula.
Azioni in medicina tradizionale cinese
Tonifica il qi, consolida l’esterno, esercita effetto anidrotico.
Azioni in biomedicina
La fomula ha dimostrato di possedere effetto immunostimolante caratterizzato da un aumento delle IgG ed IgA e da un aumento del numero e dell’attività delle NK cells 1, 2, possiede inoltre in vitro effetto antivirale caratterizzato da una riduzione della replicazione dei virus dell’influenza A3 ed ha dimostrato di possedere anche effetto nefroprotettivo nel coniglio determinando una riduzione marcata della creatininemia negli animali da esperimento trattati con questa formula se confrontati con quelli di controllo.4
Indicazioni
Sindrome iperidrotica da deficit di qi difensivo.
Sintomatologia
– Sudorazione spontanea;
– facilità a contrarre patologie da raffreddamento;
– avversione alle correnti d’aria;
– pallore;
– lingua pallida, leggermente gonfia e improntata;
- polso superficiale fu, in deficit xu e molle ru.
Eziopatogenesi
Secondo la medicina cinese questa patologia è in relazione con un deficit della distribuzione superficiale del qi difensivo. Tale situazione clinica è frequente nei pazienti affetti da un’insufficienza di qi di Polmone. In questi casi il paziente suda facilmente perché il qi difensivo è insufficiente e non riesce a controllare adeguatamente il meccanismo di apertura e chiusura delle ghiandole sudoripare. Questa carenza è anche il motivo dell’avversione alle correnti d’aria e della facilità a contrarre patologie da raffreddamento. Il polso è superficiale ed in deficit a causa della carenza di qi difensivo del mantello cutaneo dove avviene l’attacco cosmopatogeno che poi svilupperà la malattia.
Applicazioni
Stati di convalescenza dopo patologie febbrili, prevenzione delle patologie respiratorie ricorrenti del bambino e dell’anziano, bronchite cronica, asma bronchiale, rinite allergica, enfisema polmonare, patologie reumatiche ricorrenti correlate alle modificazioni climatiche.
Analisi tradizionale cinese della formula
Nelle ricette cinesi si distinguono sempre l’“imperatore” che è il farmaco principale, il “ministro” che è un farmaco di sostegno ed uno o più “consiglieri” che invece svolgono effetti di rinforzo o di contorno a quelli dei primi due rimedi. L’imperatore di questa ricetta è huang qi (radix Astragali),che tonifica il qi di Polmone, fortifica il Riscaldatore Medio, solleva lo yang e ha un’azione specifica nella stabilizzazione della superficie.
Bai zhu (rhizoma Atractylodis macrocephalae), ministro di questa prescrizione, è un tonico che si rivolge soprattutto a Polmone e Milza-Pancreas e promuove, attraverso una sua specifica azione a livello cutaneo, il controllo dell’esterno del corpo. Questo farmaco agisce sul Polmone anche indirettamente, tonificando la Terra, madre del Metallo.
Fang feng (radix Ledebouriellae), il consigliere,
espelle il vento dalla superficie e in questa maniera la rinforza; fortifica dunque l’azione tonica degli altri due rimedi.
Analisi biomedica della formula
Huang qi (radix Astragali) ha dimostrato di possedere vari effetti che sono stati studiati in biomedicina: antipertensivo, antibiotico (è in grado di inibire Diplococcus pneumoniae, Corynebacterium diphteriae, Bacillus dysenteriae, Bacillus anthracis, Staphylococcus aureus Streptococco beta-emolitico), immunostimolante (la somministrazione di huang qi stimola la produzione di IgM, provoca aumento
nel numero dei globuli bianchi e leucociti), epatoprotettivo ed emopoietico.
Bai zhu (rhizoma Atractylodis macrocephalae) ha dimostrato di possedere effetto diuretico, antiaggregante piastrinico, immunostimolante (incrementa l’attività dei macrofagi, il numero dei neutrofili e linfociti e le IgG) ed antineoplastico.
Fang feng (radix Ledebouriellae) ha dimostrato di possedere effetto antipiretico (il decotto di fang feng alla dose di 2 g/kg ha un moderato effetto antipiretico in soggetti con febbre indotta artificialmente) ed antibiotico (fang feng ha mostrato di avere effetto inibitorio su Shigella, Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus. Fang feng esercita anche un
effetto inibitorio sul virus dell’influenza).
Modifiche
Nel caso il paziente presenti rinite cronica allergica, completare la ricetta con cang er zi (fructus Xanthii) 4.5-9 g.
Se ci sono segni di penetrazione delle energie cosmopatogene vento e freddo a livello dei muscoli, aggiungere gui zhi (ramulus Cinnamomi) 3-9 g e bai shao yao (radix Paeoniae albae) 6-15 g.
In caso di predisposizione alle patologie flogistiche
bronchiali, aggiungere chen pi (pericarpium Citri
reticulatae) 3-9 g, da zao (fructus Ziziphi jujubae) 3-10 p. e shan yao (radix Dioscoreae) 9-30 g.
Se la traspirazione cutanea è particolarmente abbondante, completare con altri farmaci astringenti come fu xiao mai (semen Tritici levis) 9-15 g, ma huang gen (radix Ephedrae) 3-9 g e mu li (concha Ostreae) 9-30 g.
Bibliografia
1. Zhong Yao Yao Li Yu Lin Chuang (Pharmacology and Clinical Applications of Chinese Herbs) 1990; 6(3):7
2. Zhong Xi Yi Jie He Za Zhi, Journal of Integrated Chinese and Western Medicine, 1990; 12:22
3. Jiang Xi Zhong Yi Yao, Jiangxi Chinese Medicine and Herbology, 1989; 6:40
4. Zhong Xi Yi Jie He Za Zhi (Journal of Integrate Chinese and Western Medicine) 1986; 4:299