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La genesi riletta con gli ideogrammi cinese: inesplicabili coincidenze

L’ultimo numero di Olos e Logos è un fascicolo speciale che parla di un argomento che non riguarda la medicina cinese ma la cultura ideografica cinese ed affronta l’argomento del monoteismo in Cina. Lo puoi scaricare qui

Quest’anno ho pensato valesse la pena di intraprendere insieme ai lettori di Olos e Logos ed agli appassionati di medicina cinese un percorso fino ad ora quasi inesplorato: l’introduzione al pensiero cinese antecedente le Cento Scuole. Precedente dunque l’avvio delle Scuole Taoista, Confuciana, Naturalista, Legista che così significativamente hanno contribuito alla nascita ed allo sviluppo della medicina tradizionale cinese.

Prima del V-VI secolo a.C. che tipo di pensiero si era sviluppato e diffuso in Cina e che rapporto aveva con la medicina sciamanica che si dice sia stata l’antenata della medicina tradizionale cinese? Che rapporto aveva anche con lo sviluppo delle successive Cento Scuole?

A questo proposito sono andato “scartabellando” su vari manuali ed antichi testi in mio possesso ed infine sono approdato ad una serie di ricerche che mi hanno particolarmente interessato e coinvolto: quelle dello studio dell’antica religione cinese e del suo confronto/incontro con la tradizione occidentale, più precisamente con l’antica tradizione ebraica che è ad essa contemporanea così come è stata narrata nei primi libri del Vecchio Testamento.

I primi episodi riportati dalla Bibbia possono essere fatti risalire temporalmente più o meno allo stesso periodo in cui in Cina si andava organizzando l’esordio della scrittura ideografica: esordio ampiamente documentato e giunto intatto fino a noi con la scoperta delle ossa oracolari di carapace di tartaruga e di scapola di bue su cui 3000/4000 anni or sono gli antichi cinesi tracciavano i loro primi ideogrammi. Sono decine di migliaia i reperti archeologici di questo genere, ad essi si aggiungono altre decine di migliaia di oggetti bronzei con iscrizioni ideografiche: un patrimonio inestimabile!

Lo studio di questi antichi caratteri e della loro tri/quadri-millenaria evoluzione che si è trasformata nella scrittura contemporanea è una miniera di informazioni perché gli antichi ideogrammi raccontano delle storie attraverso i loro radicali e i loro reciproci e complessi rapporti. Non si tratta semplicemente di segni fonetici privi di significato come quelli delle lingue alfabetiche ma di caratteri complessi che, attraverso il simbolismo e l’analogia dei radicali da cui sono costituiti, sviluppano dei concetti, delle storie, dei racconti, dei contenuti che per analogia possiamo paragonare a quelli degli anagrammi in uso nell’enigmistica. 

È abbastanza paradossale il fatto che assai spesso questi racconti tramandati in Cina dagli antichi ideogrammi coincidano o almeno si possano assimilare a quelli dei libri più antichi del Vecchio Testamento che ha avuto origine Medio-Orientale. 

È possibile che in Cina ne fosse arrivata notizia?

Non siamo certamente in grado di affermarlo, tuttavia il sospetto che questa condivisione di contenuti possa essere avvenuto è quantomeno teoricamente ipotizzabile. Altrimenti non si spiegherebbero le troppo numerose coincidenze tra eventi biblici e radici etimologiche di tanti ideogrammi. 

È esistita una “via della seta” ante litteram percorsa nel corso di antiche migrazioni di popoli che ha trasmesso contenuti dal Medio all’Estremo Oriente? Per ora sono lieto di essermi posto questa domanda e di estenderla anche ai lettori di Olos e Logos. Il mio percorso è appena cominciato e dunque lo presento ai lettori con la certezza che si tratta di intuizioni, visioni, valutazioni ancora iniziali. 

Concludo con un piccolo ma significativo esempio relativo alla parola creare, alla creazione ed al relativo ideogramma con cui può essere tradotta in cinese.

Nel racconto della Genesi si afferma che la “parola” di Dio sia “creatrice”: non appena viene pronunciata crea. Riporto a titolo esemplificativo alcuni piccoli esempi: «3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu…. 6 Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque»…… E così avvenne. 9 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne.»

Il carattere “zao” è quello che viene utilizzato per tradurre in cinese la parola creare ed evidenzia in maniera inconfutabile che anche nell’ambito dell’ideografia cinese la “parola” è creatrice. 

Come vediamo dalle immagini il carattere è composto da un radicale che significa parlare, “pronunciare parole” e da un secondo radicale che significa muoversi, camminare: dunque la “parola” “muove” e proprio perché muove “crea”. 

Non appena una “parola” viene pronunciata appare un “movimento creativo”.

Ma se andiamo ad approfondire ulteriormente questo ideogramma ci accorgiamo che il radicale “parlare” è, a sua volta composto da tre radicali che significano: “vivere” “polvere, terra, fango” e “uomo”. Dunque parlare è equivalente a dare la vita ad un uomo che viene dalla polvere, dalla terra dal fango. Curiose coincidenze?