Giovanni Maciocia: il più grande divulgatore della medicina cinese in occidente
È un vero piacere editare questo ricordo di Giovanni Maciocia che è stato senza dubbio un illustrissimo studioso di agopuntura e medicina cinese e certamente il suo più grande divulgatore in Europa e in Occidente dagli Anni ’80 fino alla sua purtroppo prematura scomparsa.
La profonda conoscenza della medicina cinese, la brillante ed instancabile capacità didattica si accoppiavano alla passione, all’ umanità, alla gentilezza che ne hanno fatto realmente un “grande maestro”.
L’ho conosciuto nella seconda metà degli Anni ’80 quando ho frequentato alcune sue lezioni di agopuntura e farmacologia cinesi a Londra nella Scuola presso la quale insegnava insieme a Song Xuan Ke e Michael McIntyre. Da allora siamo sempre rimasti in contatto e conservo con grande orgoglio una sua lettera autografa in cui si complimentava con me per i miei successi editoriali che erano ovviamente inconfrontabili con i suoi.
Con lui abbiamo perso un grande studioso, uno straordinario esegeta della medicine cinese, un eccezionale divulgatore, un grande amico che sapeva coniugare la sua profonda conoscenza della medicina cinese con una rara semplicità d’animo e straordinaria umanità.
Lucio Sotte
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Ho chiesto a Carlo Giovanardi ed Umberto Mazzanti di scrivere un suo ricordo perché sono stati certamente i suoi “rappresentanti” in Italia.
Giovanni Maciocia nasce il 28 febbraio 1945 a Napoli. La madre proveniva da una famiglia numerosa composta da 13 figli, il padre, ingegnere proprietario di una ditta edile è stato sindaco di un piccolo paese, Civita d’Antino (AQ).
Dopo il liceo, Giovanni si iscrive all’Università, facoltà di Economia e Commercio e si specializza in contabilità.
Dopo la laurea decide di non intraprendere l’attività imprenditoriale del padre e lascia l’Italia per viaggiare in Europa, trascorre un periodo di tempo in Finlandia e in seguito arriva a Londra nel 1968, successivamente nel 2003 si trasferisce a Santa Barbara in California dove si spegnerà.
Ciò che cambia radicalmente il corso della sua vita è un problema di salute: un’invalidante emicrania che lo porta a farsi trattare con agopuntura dal Dott. Dick Van Buren a Londra. L’esperienza lo colpisce in maniera così profonda che comincia ad interessarsi di agopuntura e medicina tradizionale cinese. Nel 1971 inizia un corso triennale presso la scuola di Van Buren. Anche nel Regno Unito in quel periodo al pari dell’Italia esistevano pochissimi testi su cui formarsi: il libro di Felix Mann, quello di Wu Wei Ping e altri di provenienza dalla Francia.
Negli anni ottanta e precisamente nel 1980, 1982, 1987 si reca in Cina per frequentare corsi di agopuntura e farmacologia cinese presso l’Università di Medicina Tradizionale Cinese di Nanchino, conseguendo numerose certificazioni.
Nel 1987 fonda la prima scuola di farmacologia cinese a Londra assieme a Michael McIntyre. La sua profonda conoscenza in questo campo, lo porta a creare una serie di formule per la preparazione delle erbe basate sulle indicazioni date dagli antichi testi classici, ma riadattate per le patologie occidentali più comuni. Nasce così la linea de i “Three Treasures”, i “Women’s Treasures” e i “Little Treasures” che comprendono ben 91 formule diverse.
Sempre a partire dagli anni ottanta, Giovanni comincia a dedicarsi alla stesura di testi che riguardano i vari aspetti della Medicina Tradizionale Cinese, libri che oggi sono considerati fondamentali per la formazione in Medicina Tradizionale Cinese. Nell’arco di 28 anni scrive 7 libri, oltre a 5 nuove edizioni dei testi originali, che sono stati tradotti in 10 lingue.
Tra questi: La Diagnosi della lingua in Medicina Cinese, I Fondamenti di Medicina Cinese, la Pratica della Medicina Cinese, La Diagnosi in Medicina Cinese, Ostetricia e Ginecologia in Medicina Cinese, I Meridiani di Agopuntura, La Psiche in Medicina Cinese.
Nel 1996 Giovanni Maciocia, per i suoi indiscutibili meriti, è nominato Visiting Professor all’Università di Medicina Tradizionale Cinese di Nanchino ed è stato riconosciuto dalla stessa università come “il padre della medicina cinese in Europa”, il suo nome cinese è Ma Wan Li “Cavallo delle diecimila miglia”.
Ma Giovanni non era solo un conoscitore della medicina cinese, conosceva perfettamente l’inglese, il francese, lo spagnolo e il cinese.
La padronanza della lingua cinese è stato uno dei suoi punti di forza che gli ha permesso di approfondire le sue conoscenze attingendo direttamente ai libri nella lingua originale.
Giovanni aveva tanti interessi che coltivava tutti con estrema devozione. Agli inizi degli anni settanta si interessò di musica folk americana e forse da quella esperienza nacque anche la sua passione per il fumetto di Tex Willer che regolarmente ogni mese gli spedivamo dall’Italia, prima in Inghilterra poi in California. Fu autodidatta nell’imparare a leggere la musica, in seguito imparò a suonare la chitarra e il pianoforte in maniera eccellente.
È stato un amante dell’opera lirica per tutta la sua vita, conosceva tutte le arie a memoria. Beethoven è stato un’altra sua passione, in particolare la Terza Sinfonia perché “rompeva ogni regola”. Amava il mare e naturalmente l’Italia dove trascorreva le sue vacanze estive in costiera amalfitana dove spesso ci ospitava.
La sua sete di conoscenza è stata insaziabile per tutta la durata della sua vita e il suo più grande dono è stato la generosità di condividere questa enorme conoscenza con gli altri, in particolare i suoi studenti, missione che ha compiuto viaggiando in tutto il mondo per tenere seminari, lezioni, creando webinar, numerosi corsi on line, facendo video e dando consigli clinici sui social media.
La sua abilità diagnostica, la capacità di localizzare i punti, la diagnosi tramite l’osservazione della lingua o la diagnosi tramite i polsi erano superbe.
Il nostro incontro con Giovanni Maciocia risale al 1993 quando lo invitammo come relatore al 7° Congresso dell’AMAB dedicato alle patologie dermatologiche. Il desiderio di conoscerlo nacque dall’interesse suscitato dal suo libro sui fondamenti della medicina cinese pubblicato in lingua inglese alcuni anni prima, nel 1989.
Da allora la nostra amicizia fu coltivata fino alla sua morte.
Cominciammo un lungo lavoro di traduzione in lingua italiana dei suoi libri durato dieci anni. Giovanni partecipò per anni ai nostri congressi e insegnò in tanti nostri seminari.
Ci ha onorato della sua amicizia condividendo con noi i momenti belli e tristi della sua vita. Portiamo dentro di noi i ricordi delle lunghe chiacchierate sulla medicina cinese, la filosofia confuciana e taoista e la vita in genere, apprezzando sempre la sua grande cultura che ci stupiva sempre.
Ci ha fatto sempre sentire parte della sua famiglia e di questo gliene saremo sempre grati.
Giovanni Maciocia è stato tra coloro che hanno maggiormente contribuito alla diffusione e all’innalzamento di livelli di conoscenza della medicina cinese in occidente.
Carlo Maria Giovanardi
Umberto Mazzanti