Franco Caspani: saper traghettare la sapienza orientale in modo intellegibile da noi occidentali scendendo nella profonda essenza dei concetti
L’ultimo ricordo che ho di Franco Caspani risale ad un incontro di presentazione del Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese della UTET (che avevo appena scritto ed editato insieme ad altri colleghi) avvenuto a Varese nei primi Anni ’90. Fece in 5 minuti una sintesi brillante, arguta, ineccepibile della medicina cinese e di quella occidentale alla luce della meccanica quantistica, della filosofia greca, del pensiero taoista che impressionò tutti i presenti e anche il Prof. Paolo Mantegazza, allora Rettore dell’Università degli Studi di Milano che ci aveva raccontato del suo primo viaggio in Cina a cavallo tra gli Anni ’50 e ’60.
Lucio Sotte
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Ringrazio Alberto Lomuscio per questo suo ricordo di Franco Caspani che ha voluto gentilmente inviarmi per la rivista Olos e Logos e che pubblico con piacere nel mio sito.
Personaggio poliedrico e dalle intuizioni profondissime, Franco Caspani negli anni fecondi della sua carriera è stato non solo un grande agopuntore e docente, ma soprattutto un vero e proprio “filosofo della scienza”, e ha saputo transcodificare gli oscuri concetti dell’antica Tradizione medica cinese nelle evidenze scientifiche che tutti noi oggi conosciamo. Diversi sono i ruoli che ha via via rivestito nella sua lunga e preziosa attività di Maestro.
Il Caspani “scienzato” dei due mondi
Psicosomatica ed effetto placebo
Secondo le funzioni PNEI e secondo indagini recenti l’“Effetto Placebo” (EPL) non è più concepibile solo come il “falso farmaco” e nemmeno come una specie di imbroglio.
L’EPL è parte degli “stati di coscienza alterati” tra i quali vanno annoverate le tecniche PSICOSOMATICHE. Sono il nuovo continente “magico” da esplorare razionalmente in un prossimo futuro perché “le forme viventi non sono, ma divengono” (Bertalanffy).
L’ Acumoxibustione dovrà essere riconsiderata anche alla luce di questi elementi fondamentali.
In Cina l’EPL fu sempre considerato un alleato prezioso che potenzia ogni atto terapeutico.
La parola “placebo” è impropriamente tradotta come “piacerò”. Accurate ricerche la fanno risalire ad un salmo cantato nelle cerimonie funebri inglesi del 1600 (“placebo domino in regione vivorum”). L’esatta traduzione è “compiacerò, placherò”.
Oggi l’epl viene rivisto e studiato con le indagini moderne della neurobiologia.
I suoi effetti sul dolore sono stati chiariti. È dimostrato che nell’organismo potenzia la proglumide.
La proglumide è antagonista della colecistochinina (cck) paraormone del “cervello addominale “, agonista degli oppioidi endogeni (endorfine).
Il Caspani “avvocato” del Taoismo
Tre Dantian e Tre cervelli
Oggi conosciamo l’esistenza, oltre che di un cervello endocranico Nao (Acqua) e di uno toracico Xin, (Fuoco) anche di un “Cervello Addominale” (Terra). Quest’ultimo collega ricordi ed emozioni, prova sensazioni, comanda le “decisioni viscerali di gioia e dolore”. La neurogastroenterologia moderna ne fonda la realtà anatomofunzionale nei plessi di Auerbach.
L’antica intuizione sinense lo collocò nel Sistema Sanjiao & Xin Bao.( Terra)
La componente psichica razionale, cosciente, “volontaria e responsabile” fu situata dagli Antichi, e lo è tuttora! nel Cervello endocranico Nao ove impera la fredda volontà dell’Acqua. Esso controlla e “domina” il passionale istintuale Fuoco emotivo affettivo Xin, ma è controllato dalla razionalità nutritiva ed armonizzante della Terra addominale.
I “tre cervelli” della moderna fisiologia corrispondono, nel pensiero antico, ai Tre Dantian (Dantian è luogo di concentrazione di Yuan Qi ed è “prezioso “come se fosse “un giacimento di cinabro”). Le facoltà cerebrali furono situate nel Dantian cranico, quelle emotive nel Dantian mediano toracico e quelle rigenerative-procreative nel Dantian addominale, sotto l’ombelico
Le moderne indagini neuroscientifiche mediante la Mappatura cerebrale, la RMN, che ne esprime le varianti emodinamiche, l’Emissione di Positroni ed i MagnetoEEG confermano l’antica visione della MTC su una psiche diffusa ( Wushen) che pervade e convive con la realtà anatomofunzionale somatica.
Si supera la visione puramente comportamentalistica (pertinenza dei MTM e dei LUO) per associarla a quella unitariamente “cognitivistica”.
Il Caspani “energetico quantistico”
Agopuntura, Acqua shui e liquidi jinye
L’Acqua è costituente fondamentale dei Viventi, tesaurizza Yuan Qi e serba Jing Qi.
L’acqua è in grado di veicolare informazioni molecolari nell’organismo, veri messaggi biologici, e di trasmetterle a distanza, amplificandole.
Per ogni molecola di proteine vi sono 10.000 molecole di acqua. Quando una molecola attiva un sistema biologico trasmette il suo segnale nell’acqua. Questo fenomeno è detto “biorisonanza”. La vita dipende dai segnali scambiati tra le molecole, da un “trasmettitore” (es. un neuromodulatore) da un suo “recettore”, ed a lui soltanto, con assoluta specificità.
Sappiamo che le molecole vibrano emettendo un gruppo di frequenze individuabili. Queste vibrazioni-frequenze percorrono in uno spettro di frequenze da 20 Hz a 20.000 Hz. la scala a cascata degli eventi che governano le funzioni biologiche e biochimiche
I nostri TRE cervelli coordinati (Nao, Xin e Sanjiao & Xin Bao) emettono onde del Campo Elettromagnetico (CEM) a bassa frequenza per poter modulare ed “solcare il mare dei liquidi Jinye” al fine di navigare nel corpo fisico Xing.
In musica le emozioni sono messe in relazione con le frequenze dei suoni. Certe melodie rilassano, altre eccitano. Sono fenomeni psicoemotivi (Terra) che attivano i substrati fisicochimici nello Yin più profondo e risuonano nell’Acqua.
Tramite la Biorisonanza, che è diffusa nei liquidi organici Jinye dal flusso energetico-informatico elettromagnetico dell’energia QI, tutti i sistemi viventi funzionano come ricetrasmittenti.
La biorisonanza rende possibile la comprensione del fenomeno che milioni di molecole biologiche possano comunicare tra loro nel corpo Xing dei Viventi, composto di Shui e Jinye, alla velocità della luce. Minuscole modificazioni chimiche (vaccini, medicinali), somatiche (cicatrici) o elettromagnetiche (stimolazioni con Agopuntura, Tui Na An Mo, ecc) possono produrre conseguenze funzionali considerevoli. Un organismo che abbia il suo CEM alterato per un blocco informatico (stasi di Qi/Xue) è inquinato da vibrazioni-frequenze spurie che inibiscono quelle simbiotiche.
Il Caspani sciamano
Inquadramento sintetico del movimento Metallo jin
Il simbolismo dell’Uomo è attribuibile al Mencio (Meng Zu, 372-289 a.C.) e definisce ogni realtà VIVENTE sotto un triplice aspetto: Cielo, Uomo, Suolo.
I paleoideogrammi che ne illustrano i contenuti sono rappresentati nelle Fig, 1, 2 e 3. La Fig. 1 rappresenta WANG RE-Pontefice (pontifex, ponte-unione tra cielo e suolo). La Fig. 2 rappresenta Ren Mai (Vaso Concezione, il cui punto chiave, Lie Que o LU 7, comanda tutti gli Yin ed è situato proprio sul Meridiano Metallo Shou Tai Yin); infine, la Fig. 3 da la rappresentazione del Mencio in cui l’Essere è composto da: A) Cielo Yang, effettore, visione colorata, vista preveggente, conscio intuitivo, intelligenza viva, “illuminazione”, sintesi biologica, “Auriga”, PO. B) Uomo confine, mercante, contatto col Cosmo-ambiente, tatto, odorato ed udito, raziocinio dell’analisi logica, fredda, automatismi ancestrali di clan, “ritmi” (respirazione-scambi e sonno veglia), trasmissione emotiva, “Cavallo”, YOU. C) Suolo Yin, alimentazione, sapori, corporeità inconscia, Zang, Fu, tessuti, cute, mucose, “membrane”, “Carro”.
Il capo è l’Auriga, che decide volontariamente e responsabilmente, il Cavallo materializza e trasmette la volontà dell’Auriga al Carro Yin, materiale ed inanimato.
Il Caspani “sinologo”
Il Movimento Legno Mu
Simbolicamente il Legno è l’albero che affonda le sue radici nell’Acqua feconda con il tronco che si innalza per diramarsi verso il cielo Fuoco.
La saggezza paleosinense ha attribuito al Legno tutte le Forze “antigravitazionali che si ramificano arborizzandosi”
Nei viventi e nell’uomo queste forze determinano anche l’impulso a scorrere per suddividersi.
Infatti le ritroviamo nella circolazione arteriosa verso i capillari, nelle fibre efferenti motorie che dal “cervello Nao” si diramano nei muscoli, nel sistema dei Meridiani Tendinomuscolari Jin Jing che si arborizzano nei Fu Luo e Xun Luo. Sono le stesse Forze della embriogenesi e della differenziazione delle cellule embrionali e staminali totipotenti, risvegliate nell’Acqua e trasformate nel Legno in elementi altamente specializzati.
Il Vento Feng
Feng è una corrente che scorre nello spazio, ha molti significati:
È movimento dell’aria atmosferica “orizzontale. Il classico Xie Feng patogeno è la “radice di ogni malattia” ( Sowen), può colpire la cute provocando eruzioni, orticaria e prurito, può essere il veicolo dei “contagi” specie nelle malattie a diffusione aerea ( “pestilenze” Yi Li , “pandemie sterminanti” Yi Qi). I Saggi maestri cinesi razionalmente le imputarono alla intensità ed alla virulenza del Xie Feng allergotossico e non le ascrissero ad ire di deità offese
È la sovversione delle normali funzioni metaboliche. Le ricerche moderne hanno confermato che “vent di Midi, scirocco e foehn “provocano statisticamente un aumento significativo di agitazione, insonnia, ipertermie “sine materia”, aumento delle morti improvvise dei lattanti, In Asia l’“amok” provoca crisi di follie omicide. I venti “vent d’autan e sharav” provocano iperserotoninemie e crisi tireotossiche. Uragani e tifoni (Tai Feng) ionizzano l’atmosfera con aumento degli infarti miocardici.
È il venro dell’elettricità atmosferica “verticale”, dovuta alla migrazione (Yin che ascende) di cariche geoelettriche telluriche (Le vene del Dragone) verso la ionosfera. L’elettricità tellurica circola dentro e sul pianeta provocando importanti reazioni fisicochimiche e psicofisiologiche sui viventi.
È la bioelettricità (Galvani 1737 – 98) animale dovuta alle differenze di potenziale tra le diverse parti di un organismo vivente. Questa bioeletricità provoca la migrazione di correnti elettromagnetiche dette anche “Canali, o Meridiani che scorrono all’interno Li e sono attirate dalla positività esterna Biao.
Nello scorrere dei millenni i temi fondamentali della pittura e del Feng Shui (geomanzia) cinesi si sono cristallizzati in una apparente ripetitività: rocce, acqua, nubi, animali, parti del corpo, vasellame, ecc.
Questi temi non sono solo idealizzazioni astratte che hanno un significato estetico e un valore artistico. Essi hanno anche un contenuto nascosto, didattico, medico ed igienico, perché mostrano fenomeni naturali (cascate, alte rocce, antichi alberi, ecc.) nei quali è insita la salubre capacità di ionizzare l’aria con ioni elettronegativi.
L’ ionizzazione elettronegativa combatte l’inquinamento elettromagnetico degli ioni elettropositivi. Questi ultimi sono dannosi ( Xie Feng) sugli esseri viventi perché provocano ripercussioni sull’umore e sull’attività immunologica da riduzione della serotonina, aumento statistico degli incidenti cardiovascolari ed per la loro influenza sull’equilibrio organico per aumento dei radicali liberi.
Il simbolismo del Vento Feng è altrettanto complesso, significa: agitazione ansiosa con vanità ed incostanza. Soffio spirituale ed influsso celeste. Soffio-Luce (dalle Leggi di Manu induistiche), Soffio divino (Bibbia), Soffio delle divinità turbolente elleniche che erano contenute nelle caverne delle isole Eolie, attribuzione del potere druidico presso i Celti, presagio di importanti cambiamenti nei sogni.
Il Caspani “cibernetico”
È l’entropia, non l’energia, a trascinare il mondo
A scuola ci hanno insegnato che è l’energia che fa girare il mondo. Dobbiamo procurarci energia, per esempio dal petrolio, dal sole o dall’energia nucleare. L’energia fa girare i motori, crescere le piante e ci fa svegliare al mattino pieni di vita.
Ma c’è qualcosa che non torna. L’energia – dicevano – si conserva. Non si crea e non si distrugge. Se si conserva, che bisogno abbiamo di procurarcene sempre di nuova? Perché non usiamo sempre la stessa? La verità è che di energia ce n’è in abbondanza e non si consuma. Non è di energia che ha bisogno il mondo per andare avanti. È di bassa entropia.
L’energia (meccanica, chimica, elettrica o potenziale) si trasforma in energia termica, cioè in calore, va nelle cose fredde, e da lì non c’è più modo di riportarla indietro gratuitamente e riusarla dinuovo per far crescere una pianta o girare un motore. In questo processo l’energia resta la stessa, ma l’entropia aumenta, ed è questa a non tornare indietro. È il secondo principio della termodinamica che la consuma.
A far girare il mondo non sono le sorgenti di energia, sono le sorgenti di bassa entropia. Senza bassa entropia, l’energia si diluirebbe in calore uniforme e il mondo andrebbe al suo stato di equilibrio termico, dove non c’è più distinzione fra passato e futuro, e nulla avviene.
Vicino alla Terra abbiamo una ricca sorgente di bassa entropia: il sole. Il sole ci invia fotoni caldi. La Terra irradia poi calore verso il cielo nero, emettendo fotoni più freddi. L’energia che entra è più o meno eguale a quella che esce, quindi nello scambio non guadagniamo energia (se ne guadagniamo è un disastro per noi: è il riscaldamento climatico). Ma per ogni fotone caldo arrivato, la Terra emette una decina di fotoni freddi, perché un fotone caldo dal sole ha la stessa energia di una decina di fotoni freddi emessi dalla Terra. Il fotone caldo ha meno entropia dei dieci fotoni freddi, perché il numero di configurazioni di un solo fotone (caldo) è più basso del numero di configurazioni di dieci fotoni (freddi). Vivere è nutrirsi di bassa entropia, perché la luce (i fotoni) che arrivano dal cielo sono caldi, a bassissima entropia, mentre quelli restituiti dalla terra dopo essersene cibati sono freddi. Quindi il sole è per noi una ricchissima fonte continua di bassa entropia, ed è proprio questa che consente alle piante e agli animali di crescere e di vivere.
Da dove viene la bassa entropia del sole? Dal fatto che a sua volta il sole nasce da una configurazione
di entropia ancora minore: la nuvola primordiale da cui si è formato il sistema solare aveva entropia ancora più bassa. E così via all’indietro, fino alla bassissima entropia iniziale dell’universo. È il crescere dell’entropia dell’universo che trascina la grande storia del cosmo.
Gli esseri viventi sono costituiti da processi simili, che si innescano l’un l’altro. Le piante raccolgono i fotoni di bassa entropia del sole attraverso la fotosintesi. Gli animali si nutrono di bassa entropia mangiando. (Se ci bastasse energia, invece che entropia, andremmo tutti al caldo nel Sahara invece di mangiare). All’interno di ciascuna cellula vivente, la complessa rete di processi chimici è una struttura che apre e chiude porte attraverso le quali la bassa entropia cresce. Molecole funzionano da catalizzatori che permettono a processi di innescarsi, oppure li frenano. L’aumento dell’entropia in ciascun processo individuale è quello che fa funzionare il tutto. La vita è questa rete di processi di aumento di entropia che si catalizzano a vicenda. Non è vero, come si dice talvolta, che la vita genera strutture particolarmente ordinate, o diminuisce l’entropia localmente: semplicemente è un processo nutrito dalla bassa entropia del cibo; è un disordinarsi autostrutturato, come il resto dell’universo.
Dagli eventi più minuti ai più complessi, è questa danza di entropia crescente, nutrita dalla bassa entropia iniziale del cosmo, la vera danza di Shiva, il distruttore.Entropia bassa è yin, mentre l’energia (ossia far aumentare l’entropia per produrre movimento metabolico) è yang.
Se mangio creo sintropia perché creo proteine dagli aminoacidi, ma per farlo creo calore metabolico che logora e quindi entropia aumenta. L’effetto netto è un aumento di entropia tanto maggiore quanto più affatico il metabolismo: ecco perché si invecchia di più mangiando male.
Il calore e la luce del sole che fanno crescere le piante è energia a bassa entropia di cui noi ci cibiamo, e per trarre energia per vivere, sostituire tessuti e cellule, dobbiamo attivare il metabolismo che a sua volta crea calore inutile che viene disperso e scorie metaboliche inutili, quindi si crea entropia crescente. Questo lavorio metabolico che aumenta la nostra entropia logora l’organismo (non siamo un motore che non invecchia, tranne il cervello!) e il logorio si configura come perdita della freschezza originaria di funzionamento biologico, che poi vuol dire progressiva perdita dello yin. Di fatto, questa è la descrizione del processo di invecchiamento. Per tornare all’accenno del cervello, in realtà il cervello invecchia anche lui, ma solo nella sua parte materica (vasi, connettivo, etc), mentre le connessioni tra i neuroni, e il loro prodotto non-materico, ossia l’intelligenza, l’intuito, il collegamento con l’universo, quelli non cambiano di età, non invecchiano. E le connessioni nervose, essendo elettriche, appartengono alla loggia del Legno, che è simbolo di giovinezza, in questo caso di eterna giovinezza. Inoltre perdita di yin vuol dire perdita di futuro e acquisizione di sempre più yang-entropia che rappresenta il passato. Infatti, acqua è lontano futuro perché potenzialità, legno futuro che diventa presente perché si realizza, fuoco è passato perché si è realizzato completamente, metallo è ritorno al futuro come ripetizione di un ciclo a un nuovo livello di realtà (come concepire un figlio che riproduce il padre a un livello nuovo, come la mela col seme). La Terra, ovviamente, è il fulcro attorno a cui tutto gira per potersi realizzare, quindi la sfasatura del tempo, la relatività del tempo.
La rivista italiana di agopuntura diretta da Franco Caspani
Questo il mio commosso saluto al maestro Caspani
Il Maestro Franco Caspani ci ha lasciato.
Il raffinato oratore di mille e mille conferenze, il dotto ispiratore di tante riflessioni illuminanti, il
trascinatore di folle di allievi ed ex-allievi, affascinati dall’originalità del suo pensiero inedito,
seppur basato su fondamenti di tradizioni antichissime e proprio per questo modernissime, ebbene,
ha ora raggiunto quel Cielo Anteriore, quelle Praterie del Cielo dove volteggiano quegli Shen,
quegli Spiriti che tante volte ci ha descritto nelle sue lezioni.
Le sue lezioni magistrali, che per anni hanno aperto i seminari della Società Italiana di
Agopuntura (S.I.A.), della quale è stato Socio Fondatore, erano magistrali nel vero senso del
termine.
Caspani è stato in grado di transcodificare – non solo di tradurre, non solo di trasferire – le
profonde verità della medicina taoista secondo i canoni e le impostazioni delle nostre più moderne
concezioni scientifiche, illuminandoci sulle corrispondenze tra Medicina Tradizionale Cinese e
Fisica Quantistica, Fisiopatologia, Psicologia e mille altre scienze dell’uomo, occupandosi anche di
discipline non limitate unicamente ai medici, come il Massaggio Cinese, e dimostrando in questo
una lodevole attenzione anche nei confronti degli operatori sanitari non-medici.
Per anni è stato il Direttore Responsabile della Rivista Italiana di Agopuntura, l’organo della
S.I.A., e la sua legante ed essenziale linea editoriale è sempre risultata gradita e ben accetta da parte
dei soci. Ebbe a dire, una volta: “Io non pubblico il mio materiale sulla Rivista, in quanto, da
Direttore Responsabile, sembrerebbe di voler togliere spazio agli altri Autori. Un uomo così,
gentiluomo d’altri tempi, non potrà non lasciare una profonda traccia nel ricordo, nella cultura e
nella mentalità di tutti noi.
I suoi numi ispiratori erano personaggi del calibro di Ilya Prigogine e Ionescu Tirgoviste, dei quali
ha saputo interpretare il pensiero universale e profondo, che rendeva olistico ogni discorso
sull’uomo e sul mondo che lo circonda.
L’ultima sua “lectio magistralis”, come amava chiamarle lui, alla latina, è stata quella del 6
Dicembre 2008, in occasione di un seminario S.I.A. intitolato “La Nuova Tradizione”: in
quell’occasione ebbe modo di osservare: “Non usiamo il termine nuovo, perché domani sarà già
desueto, e soprattutto perché in questo modo lo colleghiamo al tempo che scorre, mentre le verità
del Tao sono fuori dallo spazio-tempo: piuttosto, utilizziamo il termine Vera Tradizione”.
Addio, Franco Caspani: come si usa dire di quelli come lui, inutile ricordarlo a chi lo conosceva,
impossibile descriverlo a chi non lo conosceva.