Le obesità corrispondono ad un accumulo eccessivo di grasso corporeo.
Principi di biomedicina
Si accetta, quale soglia convenzionale dell’obesità, un eccesso poderale che superi il 20% del peso corporeo ideale per quel soggetto, riservando il termine di sovrappeso per eccedenze inferiori.
Etiologia
Si riscontrano una forma primitiva (molto frequente, legata a fattori eredo-familiari, sociali, comportamentali) e forme secondarie (endocrine: ipercortisolismo, ipotiroidismo, affezioni ipotalamiche; neuropsicogene: ansia, depressione, angoscia, che spesso si accompagnano ad iperfagia; farmacologiche: insulina esogena, contraccettivi orali, alcool, etc.)
Sintomatologia
Assente nelle forme lievi; nelle obesità medio-gravi è limitata alle conseguenze meccaniche e psicologiche dell’ingrassamento (movimenti lenti, sindrome da sforzo, neurosi ansiosa).
Prognosi
se l’affezione non è trattata la prognosi non è favorevole per lo sviluppo di complicanze.
Complicanze
- cardiocircolatorie (legate alla ipertensione arteriosa ed alla ipercolesterolemia);
- respiratorie (di tipo restrittivo fino alla ipoventilazione alveolare e carbonarcosi: sindrome di Pickwick);
- metaboliche (diabete mellito, iperuricemia, iperlipemia, arteriosclerosi);
- osteoarticolari (artrosi).
Terapia
Dieta ipocalorica (800-1300 Cal/die; esercizio fisico; psicoterapia)
Esame clinico
La prevalenza dell’adipe nella metà superiore del corpo coincide con il biotipo androide, mentre l’accumulo nella metà inferiore (glutei, cosce) conferisce all’obesità un aspetto ginoide.
L’obesità in medicina cinese viene denominata fei pang.
Classificazione di base delle obesità in M.T.C.
- obesità da stasi del calore e dell’umidità
- obesità da deficit della milza con ristagno dell’umidità
- obesità da deficit dello yang