Sindrome premestruale

La sindrome premestruale corrisponde ad una serie di alterazioni a carattere generale che si manifestano alcuni giorni prima del flusso mestruale e possono accompagnare i primi giorni del flusso stesso; viene anche definita con il termine di “tensione premestruale”.

Eziopatogenesi, le cause

La sindrome è determinata da fattori fisici di tipo ormonale (iperestrogenismo relativo o alterato rapporto estrogeni-progesterone; iperincrezione di aldosterone e forse di ormone antidiuretico) e da fattori psichici (paura della gravidanza, nevrosi collegata alla mestruazione).

Sitomatologia, i sintomi

I sintomi compaiono da 7 ai 10 giorni prima dell’inizio del flusso mestruale e si acuiscono il giorno prima o all’inizio dello stesso; possono essere molto sfumati oppure molto accentuati. I sintomi più frequenti sono: cefalea (talvolta tipo emicrania), transitoria o persistente; disturbi di tipo emotivo quali instabilità ed irritabilità; manifestazioni edemigene con aumento ponderale, tensione mammaria ed addominale.

Possono manifestarsi patologie d’organo che si accentuano in questa fase del ciclo, come episodi ciclici di insufficienza epatica o manifestazioni asmatiche o scompensi cardiocircolatori.

Esme clinico

L’esame obiettivo ginecologico e generale è negativo, la diagnosi si fonda sui dati anamnestici.

Laboratorio

Generalmente i dosaggi ormonali non mostrano variazioni significative. Solo eccezionalmente si evidenzia un aumento degli estrogeni o un alterato rapporto estrogeni-progesterone.

La sindrome premestruale è definita in medicina tradizionale cinese yue jing tong, letteralmente "dolori che precedono il mestruo".

Classificazione semplificata della sindrome premestruale in medicina cinese
  • sindrome premestruale da stasi di qi del fegato
  • sindrome premestruale da deficit del sangue ed risalita del fegato yang
  • sindrome premestruale da deficit combinato della milza-pancreas e del rene

Sulla base dei sintomi accusati dal paziente, dell’esame del polso, di quello della lingua e dei dati della medicina occidentale (esami, radiografie, TAC etc.) è necessario definire una diagnosi in base alla quale si imposta la terapia.

In generale un ciclo di sedute di agopuntura è indicato per trattare la malattia; nei casi cronici che durano da molto tempo sono consigliate delle sedute di richiamo la cui frequenza va definita con il medico in base alla sintomatologia ed alla storia clinica.

Il trattamento si esegue generalmente attraverso l’agopuntura somatica generale, anche se molte altre tecniche di agopuntura possono risultare efficaci nei singoli casi: ad esempio agopuntura addominale, agopuntura auricolare.

Spesso associo anche l’utilizzo di farmaci cinesi sia per trattare i sintomi acuti che per migliorare l’assetto psiconeuroendocrino della paziente e curare la “radice” della malattia.