Ipogalattia, scarsa produzione di latte materno

Si parla di ipogalattia per indicare una produzione di latte materno insufficiente. Può essere primaria o secondaria, a seconda che compaia nei primi giorni di puerperio o dopo un periodo di lattazione normale.

Eziologia

Un ruolo importante hanno i fattori costituzionali, la presenza di eventuali alterazioni anatomiche, il regolare svuotamento delle mammelle, le condizioni generali e lo stato nutrizionale della donna nonché aspetti psicologici.

Sitomatologia

Insufficiente galattopoiesi.

Decorso

La produzione di latte tende ad esser progressivamente sempre più insufficiente.

Esme clinico

Può evidenziare eventuali alterazioni anatomiche che impediscono il regolare svuotamento delle mammelle (es. agenesia dei capezzoli) ma, nella maggior parte dei casi, è completamente negativo.

Laboratorio

Non si evidenziano alterazioni specifiche negli esami ematochimici.

Esami strumentali

Di solito non si rendono necessarie indagini strumentali.

La carenza di latte durante il puerperio o la sua totale assenza vengono definiti in medicina tradizionale cinese que ru oppure anche ru bu zu.
Classificazione semplificata dell’ipogalattia in medicina cinese
  1. ipogalattia da deficit di qi e sangue
  2. ipogalattia da stasi del qi di fegato

Sulla base dei sintomi accusati dal paziente, dell’esame del polso, di quello della lingua e dei dati della medicina occidentale (esami, radiografie, TAC etc.) è necessario definire una diagnosi in base alla quale si imposta la terapia.

In generale un ciclo di una decina di sedute di agopuntura è indicato per trattare la malattia; talora sono consigliate delle sedute di richiamo la cui frequenza va definita con il medico in base alla sintomatologia ed alla storia clinica.

Il trattamento si esegue generalmente attraverso l’agopuntura somatica generale, anche se molte altre tecniche di agopuntura possono risultare efficaci nei singoli casi.

Spesso associo anche l’utilizzo di farmaci di medicina cinese sia per trattare il disturbo di base che per intervenire sul terreno nell’ambito del quale si sviluppa la malattia.