Faringite cronica

Si tratta di un quadro di flogosi faringea che riconosce cause predisponenti fra le più varie: alterazioni metaboliche (diabete, uricemia, tossicosi epatiche), riduzione della normale pervietà nasale, flogosi rinosinusali croniche, abuso di fumo ed alcool, pregresse tonsillectomie. Si distinguono tre forme principali:

Catarrale

Con mucose congeste e presenza di modico essudato biancastro;

Ipertrofica

Con ipetrofia del tessuto linforeticolare presente in faringe (faringite granulosa), oppure con presenza di cordoni linfatici posti al didietro dei pilastri posteriori (faringite laterale ipertrofica);

Atrofica

Più frequente negli anziani, rappresenta spesso l’evoluzione finale delle forme precedenti.
L’atrofia interessa sia la mucosa che il piano muscolare per cui la parete faringea si presenta pallida, liscia, sottile, asciutta.

Sintomatologia

Consiste in secchezza di gola, parestesie faringee, necessità di deglutire spesso, tosse.

La faringite cronica viene definita in medicina cinese hou bi, letteralmente "flogosi faringea".

Classificazione semplificata della faringite cronica in medicina cinese
  1. faringite cronica da secchezza del polmone da deficit dello yin
  2. faringite cronica da stasi di qi e di tan

Sulla base dei sintomi accusati dal paziente, dell’esame del polso, di quello della lingua e dei dati della medicina occidentale (esami, radiografie, TAC etc.) è necessario definire una diagnosi in base alla quale si imposta la terapia.

In generale un ciclo di una decina di sedute di agopuntura è indicato per trattare la malattia; nei casi cronici che durano da molto tempo sono consigliate delle sedute di richiamo la cui frequenza va definita con il medico in base alla sintomatologia ed alla storia clinica.

Il trattamento si esegue generalmente attraverso l’agopuntura somatica generale, anche se molte altre tecniche di agopuntura possono risultare efficaci nei singoli casi: ad esempio agopuntura auricolare.

Spesso associo anche l’utilizzo di farmaci di medicina cinese sia per trattare il disturbo di base che per intervenire sul terreno nell’ambito del quale si sviluppa la malattia.