Nella regione epigastrica convergono le sedi di dolore elettivo dello stomaco, duodeno, vie biliari e pancreas. Il dolore epigastrico (gastralgia) è il principale sintomo del 60-85% dei pazienti con ulcera duodenale; esso è descritto come vago disagio, come crampo, oppure come dolore urente che si irradia preferibilmente a destra. Una caratteristica peculiare è la temporalità nel corso della giornata (1-3 ore dopo i pasti e nella notte) e nel corso delle stagioni (accentuazione in primavera-autunno). Una grande maggioranza di pazienti riferisce beneficio dall’assunzione di cibo.
Nell’ulcera gastrica il dolore epigastrico è localizzato sulla linea mediana e riconosce una ritmicità con i pasti (1-2 ore dopo); tuttavia è da segnalare una maggiore irregolarità in confronto all’ulcera duodenale.
Un dolore sordo, diffuso, spesso accompagnato a vomito, può essere espressione di una gastrite acuta (da sostanze irritanti o medicamenti gastrolesivi); una gastralgia gravativa, continua, non sensibile a farmaci, con progressivo scadimento generale, deve far pensare ad un cancro allo stomaco.
Un dolore epigastrico irradiato al dorso, dapprima episodico e successivamente costante, con decadimento ingravescente delle condizioni generali, è espressione di una patologia pancreatica (pancreatite cronica, neoplasia maligna del pancreas).
Diagnosi strumentale: nel sospetto di patologia gastrica: radiologia con tecniche di contrasto tradizionali, endoscopia superiore; nel sospetto di malattie pancreatiche: ecografia, TAC, ERCP (colangiopancreatografia retrograda endoscopica).
Classificazione semplificata delle gastralgie in medicina cinese
- gastralgia da ristagno del freddo nello stomaco
- gastralgia da ristagno del cibo
- gastralgia da stasi del qi di fegato che aggredisce lo stomaco
- gastralgia da stasi del calore nel fegato e nello stomaco
- gastralgia da stasi del sangue
- gastralgia da deficit dello yang della milza-pancreas e dello stomaco
- gastralgia da deficit dello yin della milza-pancreas e dello stomaco
Sulla Chuan Lian Zi, il frutto della Melia Tooseendan, un farmaco che tratta la gastralgia. base dei sintomi accusati dal paziente, dell’esame del polso, di quello della lingua e dei dati della medicina occidentale (esami, radiografie, TAC etc.) è necessario definire una diagnosi in base alla quale si imposta la terapia.
In generale un ciclo di sedute di agopuntura è indicato per trattare la malattia; nei casi cronici che durano da molto tempo sono consigliate delle sedute di richiamo la cui frequenza va definita con il medico in base alla sintomatologia ed alla storia clinica.
Il trattamento si esegue generalmente attraverso l’agopuntura somatica generale, anche se molte tecniche di agopuntura possono risultare efficaci nei singoli casi: ad esempio agopuntura addominale, agopuntura auricolare.
Spesso associo anche l’utilizzo di farmaci di medicina cinese sia per trattare il disturbo di base che per intervenire sul terreno nell’ambito del quale si sviluppa la malattia.